Recensione di Andrea Barbaglia
Domenica 2 giugno 2013 eravamo come da tradizione a Cremona per quel gran bel festival multiforme che è Le Corde dell’Anima. Organizzata dal poliedrico Vittorio Cosma, la rassegna si svolge solitamente in più giornate per dar modo a tutte le realtà coinvolte di avere un giusto spazio e la meritata attenzione. Musica e letteratura. Il canto e la parola.
Avevamo annotato la presenza di Riccardo Sinigallia (peraltro collega di Cosma nel progetto Deproducers) nella giornata di sabato così come del resto ci eravamo appuntati quelle di Alicia Gimenez Bartlett, Vinicio Capossela e Tim Parks, ma l’improvvisa defezione di Franco Battiato e Manlio Sgalambro, unita invece alla concomitante doppia (e ghiotta) opportunità di assistere a due performance proposte altrove rispettivamente da Blastula e Pierpaolo Capovilla, ci aveva fatto desistere e optare per presenziare nella città del Torrazzo appunto ventiquattro ore dopo.
Mai avremmo pensato di ritornare con la mente a quei giorni in occasione del LXIV Festival di Sanremo, quando l’orecchiabilissima Prima di andare via, uno dei due brani presentati alla kermesse ligure dal cantautore romano – a Cremona presente insieme alla compagna Laura Arzilli in una chiacchierata con lo scrittore Lorenzo Amurri – sarebbe stata squalificata dalla gara perché già eseguita in pubblico proprio in occasione di quel pomeriggio cremonese.
Una beffa, ma anche una leggerezza che si è trasformata in una trovata pubblicitaria in buona fede capace di catalizzare l’attenzione su Riccardo come forse mai prima d’ora. Una vittoria in termini di visibilità anche più significativa di quella ottenuta da chi sul podio sarebbe poi realmente salito. E un’occasione per porre l’attenzione su un album come Per tutti, che a otto anni di distanza dal precedente Incontri a metà strada rilancia lo stile personalissimo di Sinigallia presso il grande pubblico. Non una svolta copernicana rispetto al passato in termini di suono e tematiche, ma senza dubbio un nuovo portfolio musicale di momenti intimamente universali, meno elettronici e forse per questo anche più immediati e pop, come rivela E invece io, lungo e comunque dilatato racconto introspettivo d’apertura.
Appassionato di musica e di parole, ma soprattutto affascinato dalle suggestioni che queste provocano nell’ascoltatore, Riccardo Sinigallia torna a raccontare sé e il proprio mondo, senza filtri. Riannoda i fili della sua storia, ne traccia nuovamente i contorni, ricordando episodi d’altri tempi, di amicizia e amore. È un salto nella propria memoria, negli anni dell’adolescenza e delle sue problematiche (Io e Franchino); ed è un tuffo nelle esperienze del passato più prossimo, ancora vivo nella memoria, ma proprio per questo pur sempre irraggiungibile, senza troppi rimpianti, come Le ragioni personali ammoniscono.
Fotogrammi che gli occhi del cuore hanno saputo catturare per brevi istanti e che hanno saputo restituire emozioni espressioniste fissandole nel ricordo in maniera indelebile per aiutarci in un nuovo cammino. Quello della quotidianità e dell’urgenza dell’io, essere umano determinato da parametri oggettivi ed ambientali. “Sembrerà così di viaggiare una volta ancora, con la stessa valigia in due.” Tu che non conosci non puoi capire: il cuore è una ricchezza che non si vende, non si compra, ma si regala. E “per me è importante.”
PER TUTTI – RICCARDO SINIGALLIA
(Sugar, 2014)
- E invece io
- Prima di andare via
- Una rigenerazione
- Io e Franchino
- Per tutti
- 10 07 2010
- Le ragioni personali
- Che non è più come prima
- Tu che non conosci
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