Live report di Francesco Buzzella
La rassegna musicale Time Zones “sulla via delle musiche possibili”, giunta alla XXIX edizione, non finisce mai di stupire e riesce sempre a proporre qualcosa di unico ed affascinante. Il primo appuntamento, che si è tenuto nella splendida cornice del Teatro Forma di Bari, ha visto esibirsi due delle più interessanti proposte di tale rassegna: il producer americano Taylor McFerrin e il Juana Molina Trio dall’Argentina.
Prendiamo posto nel teatro gremito di gente, dall’appassionato di jazz al “malato” di elettronica, e in un’atmosfera calda e frizzante fa il suo ingresso un ragazzo dall’espressione sorridente ed emozionata. Si siede al piano (Fender Rhodes), controlla le impostazioni del synth (Dave Smith Mopho X4), del controller AKAI e inizia la magia. Veniamo subito rapiti da un sottofondo di cinguettii, rumori di bosco e da suggestivi echi vocali, da una ritmica profonda e penetrante (tanto cara al suo maestro Flying Lotus) che danno vita ad un’avventura musicale unica e in costante movimento, ad una foresta sonora in cui l’hip-hop si mischia al soul anni ‘60/’70, al free form jazz e alla musica elettronica che trovano nel live una nuova dimensione e un perfetto equilibrio. Alcuni dei brani propostici sono stati eseguiti a cappella attraverso la tecnica del Beatbox, un’ulteriore talento che non disdegna di mostrarci.
Tra applausi scroscianti termina la sua esibizione. Siamo sicuri che il suo primo lavoro discografico “Early Riser”, prodotto dall’importantissima etichetta discografica Brainfeeder di Flying Lotus, farà molto parlare di sé e per l’americano sarà l’inizio di una carriera scintillante. E’ la volta di Juana Molina. Un’artista poliedrica, con un passato di successo nella tv argentina che abbandona di colpo per dedicarsi pienamente alla musica. Una giramondo questa Juana Molina. David Byrne, fondatore e frontman dai Talking Heads, l’ha definita la “Bjork del sudamerica” e di certo è un’appellativo ampiamente meritato. L’album “Tres Cosas”, in classifica nelle più importanti riviste americane, è davvero unico nel suo genere.
Con l’ausilio di altri due membri (tastiere e batteria) riesce a dar vita ad uno spettacolo coinvolgente, divertente, spensierato, dai vocalizzi splendidi e dai suoni ricercati ottenuti con l’utilizzo di chitarra acustica, loop station, effetti on the fly, batteria elettrica e synth che hanno reso la nostra esperienza davvero indimenticabile.
Photo report di Michele Battilomo
TAYLOR MCFERRIN
JUANA MOLINA
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