A febbraio uscirà Vivere per niente, il nuovo disco di Danio Manfredini, già noto come attore, autore e regista teatrale. Dopo aver iniziato il suo percorso teatrale negli anni ’70 nei contesti dei centri sociali milanesi, Manfredini ha proseguito la sua formazione con Iben Rasmussen, Dominique de Fazio, Tadashi Endo. Dopo aver partecipato a diversi spettacoli teatrali (Miracolo della rosa, Al Presente, Cinema Cielo, Il muro, Il silenzio… e tanti altri), nel 2012 pubblica Incisioni, un album di cover di musica d’autore italiana con cui parte per un lungo tour in teatro.
Dal 2014 è in tour con lo spettacolo Vocazione, dove inserisce alcuni dei brano contenuti in Vivi per niente, in uscita a febbraio. Messaggi di segreteria telefonica, diari, lettere e memorie, appunti sparsi sulla follia, il dolore e la fame d’amore hanno dato corpo ad una serie di ritratti che raccontano dello scomparire, dell’essere dimenticati. Quasi tutto il mondo affettivo e d’indagine di Danio Manfredini si ritrova qui distillato in pochi minuti di canzoni. Si procede per quadri, qualche esterno più dinamico, molti interni più distesi, che hanno l’ambizione di mostrare come esistenze disperate e derelitte possano traspirare poesia e bellezza.
Il disco si apre con Ciao, buon Natale, un augurio di uno sradicato che si chiude sulla riva di un fiume, nell’attesa di incontrare altra vita. Anche se si viva, forse, per niente.