Il cinema d’autore, la beat generation, la new wave più scura e squarci di post rock distesi
su tappeti di elettronica: sono queste le coordinate entro cui si muove il complesso universo musicale de La Governante. Definito dai più come uno dei migliori esordi del 2015, la band siciliana sarà per la prima volta in concerto a Roma giovedì 28 gennaio a Le Mura.
In attesa di vederli live in giro per l’Italia, abbiamo scambiato due parole, prima della partenza del tour, con Daniele Kiodo Ricca (chitarra e synth della band).
Il 2015 è stato un anno davvero interessante per La Governante, parecchie recensioni positive per il vostro album d’esordio “La Nouvelle Stupèfiante” uscito a Giugno e considerato da molti fra i migliori esordi dell’anno. Cosa vi aspettate da questo 2016? Siamo molto felici dei risultati ottenuti. Sicuramente ci piacerebbe promuovere l’album con numerosi concerti e, nel frattempo, ritagliare un po’ di tempo per rientrare in studio.
Siamo curiosi di ascoltarvi dal vivo soprattutto perché il vostro album è molto curato e articolato, sappiamo che non è facile ricreare lavori simili su palco. Com’è improntato il vostro back line e come avete rimediato a questo? Effettivamente pur essendo in quattro il back line è abbastanza complicato. Oltre la classica chitarra-basso-batteria ci sono 2 sintetizzatori, drum machine e 3 voci. Ci sono volute parecchie prove per cercare le atmosfere del disco ma è stato bello anche rinunciare a qualcosa.
Questa settimana sarete in tour nel centro Italia, con una data anche a Roma il 28 gennaio a Le Mura, quindi passerete un bel po’ di tempo in furgone dalla Sicilia, come lo impegnerete questo tempo ma soprattutto che musica ascolterete? Sarà un viaggio lungo ma Salvatore è un ottimo intrattenitore. Solitamente ascoltiamo dischi per intero durante il giorno sicuramente ascolteremo Tame Impala, Timber timbre, Suuns, Savages. La sera probabilmente Sufjan Stevens, Portishead, Sigur ros.