di Giovanni Graziano Manca
Lo dico a scanso di equivoci: impregnato di Blues, Gospel, R&B, Soul, Hip hop e rock, The last days of Oakland, del giovane musicista afro americano Fantastic Negrito, è tra migliori dischi di musica nera che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni. Un album decisamente convincente, piuttosto originale, fresco, suonato e cantato magnificamente. Fantastic Negrito (il cui vero nome è Xavier Dphrepaulezz), personaggio particolarissimo di cui sono note alcune vicende di vita fuori dall’ordinario (XL di Repubblica, tanto per dire, ce ne parla come di un “Gangster californiano, pupillo del manager di Prince, agitatore culturale dell’underground losangelino, coltivatore di marijuana e oggi di nuovo talentuoso performer”), pare aver assimilato fino in fondo ogni possibile declinazione musicale afro americana e anche di più. La sua musica sembra rievocare in ogni momento i grandi del soul – r&b degli anni Sessanta (i vari Pickett, Brown, Redding, Gaye vivono una sorta di “seconda vita”, tra i solchi del disco) ma certo non trascura le sonorità nere più tradizionali e la lezione dei canti di lavoro, dei gospel e dei blues del delta del Mississipi (si ascoltino i brani Last days of Oakland, El Chileno interlude 2, Rant Rushmore).
Dphrepaulezz, peraltro, mostra di credere nel ruolo sociale e politico che può essere svolto dalla cultura e dall’arte; in una intervista recentissima (che può essere letta interamente su: XL di REPUBBLICA), infatti, ha dichiarato:
“Qui negli USA la gente lavora, ma a stento riesce a pagare l’affitto. Purtroppo la situazione è tragica… Ma noi abbiamo l’opportunità di creare un nuovo movimento, di fare cultura, arte. È questa la responsabilità di un artista. I nostri leader politici ci hanno deluso tremendamente quindi è arrivata per noi l’ora di farsi sentire. Gli artisti devono contribuire a migliorare la società raccontando la verità. Per questo mi sento utile nel mio lavoro.”
Una stella sempre più luminosa, dunque, o una meteora, Fantastic Negrito? Propendo per la prima delle due ipotesi, data l’elevatissima qualità di Last Days of Oakland e il grande carisma che sembra caratterizzare il personaggio.
FANTASTIC NEGRITO – THE LAST DAYS OF OAKLAND
(BELIEVE DIGITAL ITALIA / SELF – 2016)
- Last Days of Oakland – Intro
- Working Poor
- About a Bird
- Scary Woman
- What Do You Do – Interlude 1
- The Nigga Song
- In The Pines
- Hump Thru the Winter
- Lost in a Crowd
- El Chileno – Interlude 2
- The Wost
- Rant Rushmore
- Nothing Without You
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