Il progetto SUNTIAGO nasce dall’unione di due band già attive a Roma (Sundowner + Embrione). Nel 2011 arriva il primo EP auto-prodotto intitolato “12:34”, nel quale viene proposto un rock dalle sonorità e dalle atmosfere tipicamente “british” con testi in lingua italiana. la band sta lavorando al secondo album, del quale è prevista l’uscita nell’autunno 2016 e ha presentato il nuovo singolo RIPster lo scorso 27 giugno su Rockit.
Siamo felici di riproporlo sulle pagine di Just Kids. Buona visione!
“Come pensi di distinguerti/omologandoti?”
È questa la domanda fondante che si fanno i Suntiago nel loro nuovo singolo: in un mondo sempre più social e sempre meno sociale, i ragazzi di oggi sembrano tutti morti viventi, più interessati a quello che capita sullo schermo del telefono che a ciò che avviene intorno a loro.
“RIPster” è il nuovo videoclip per il power trio romano Suntiago, in uscita il 27 giugno in anteprima su Rockit. La band composta da Giovanni Ciaffoni (voce, chitarra elettrica), Stefano Danese (basso), Nahuel Rizzoni (batteria, percussioni e cori) sforna il primo singolo – con una decisa virata verso un rock più intenso – in anteprima del nuovo disco che vedrà la luce in autunno, dopo gli ottimi risultati ottenuti con l’album d’esordio Spop, che li ha portati a vincere l’Arezzo Wave Ius Soli 2014, suonando sul palco del prestigioso Arezzo Wave Love Festival e ad essere Artista della settimana su MTV New Generation, oltre che alle finali del Superstage del MEI di Faenza e il titolo di Artista dell’Anno 2014 della rivista ExitWell.
Il videoclip, girato da Egidio Amendola e i ragazzi del collettivo Midria, racconta il dilagare delle mode sullo sfondo dell’apocalisse zombie in pieno stile The Walking Dead.
Ci dice a proposito del video Giovanni Ciaffoni:
La canzone è nata più di un anno fa mentre dilagava il fenomeno della moda Hipster che ha divorato dall’interno la nostra città. Partendo da alcuni cliché quali il giradischi o la bicicletta, il testo è una critica indirizzata non tanto ai princìpi della cultura hipster, assolutamente rispettabili, quanto a chi pur di seguire la moda del momento arriva a ridicolizzare se stesso e quello che ha, cominciando a dire o fare cose che non hanno avuto alcun valore prima. L’omologazione fanatica contro la personalità stabile, di chi magari solo perché è rimasto se stesso, si ritrova spaesato in un mondo completamente nuovo anche nei contesti più abitudinari. Mentre lavoravamo sui brani del nuovo album il tempo passava, e negli ultimi mesi più di una volta abbiamo riflettuto sul potenziale effettivo di un testo che affrontasse una tematica ormai passata. Fino ad accorgerci però, guardandoci intorno e sentendoci ancora addosso quella sensazione di disagio ed esclusione dai contesti mondani, che la tematica in questione non era passata affatto. La moda hipster non è morta. Da lì il titolo RIPster e da lì l’idea del video, persone contagiate dal virus che pensavamo morte ma che girano ancora in mezzo a noi quasi fossero degli zombie.