Recensione di Francesca Vantaggiato
Do It Yourself from Domodossola.
Un po’ di tempo fa, in occasione di un bel concerto in quel di Domodossola, ho conosciuto questo ragazzo dalla parlantina sciolta ed irrefrenabile che per tutta la serata non ha smesso di parlare neanche per un secondo. Ciò non significa che fosse fastidioso o antipatico, anzi, era un tipo molto simpatico, che diceva cose interessanti, parecchio spiritose. Mi ha praticamente tempestato di informazioni sulla band di cui era il cantante, un gruppo emergente che di lì a poco avrebbe mosso i primi passi nello scenario musicale. “Bene” ho detto “ma come vi chiamate?“. È così che ho conosciuto i Charlie’s Stripe.
Qualche tempo dopo lo incontro a Milano, in occasione di un altro concerto. “Ehi Fra” – mi dice – “ho una cosa per te!” E mi tira fuori una busta azzurra contenente un CD masterizzato con la copertina azzurra, un foglio stampato con la biografia del gruppo, una spilletta della band dello stesso colore azzurro. Tutto amorevolmente fatto in casa, un orgoglioso esempio di DIY. Ed è stato così che ho ascoltato per la prima volta Follow the stripe, il loro EP d’esordio pubblicato con la Leopard Records.
Ora, a distanza di qualche mese, i Charlie’s Stripe hanno fatto un po’ di strada ed hanno in cantiere qualche novità, tra cui delle belle date nei prossimi mesi (ad esempio, il 15/11 suoneranno al Birrificio di Lambrate), pertanto ho pensato fosse il momento buono per parlare della loro musica. Follow the stripe è un EP molto breve, sintetico, concentrato. Te lo ascolti in una botta sola e fai un carico di adrenalina e di presa bene. Un rock danzereccio, basilare ed essenziale: tre caratteristiche per le quali la loro musica merita tutto il mio rispetto.
Il pezzo trainante è Fuckin’ Water, scelto appunto come primo singolo tratto dall’EP: il ritornello DON’T GIVE IT – DON’T GIVE IT – DON’T GIVE IT UP è eccezionale! E poi parte un bell’assolo di chitarra di quelli che non si sentono da un bel pezzo in circolazione. Gli altri pezzi hanno comunque un bel mordente: strutture semplici e funzionali, ritornelli sornioni, assoli ben piazzati, batteria dritta senza fronzoli, schitarrate ritmiche, basso a tappeto, cori stile hooligans: il mix giusto per farti ballare e divertire. Anche S.M.I.L.E, il pezzo che chiude l’EP, ha un bel groove e una tensione che sale man mano che il brano si sviluppa fino al ritornello in levare. Un altro esempio è Wanna Love, il secondo singolo estratto, di cui hanno realizzato anche un bel video bucolico:
Certo, si tratta della loro prima produzione, c’è qualcosa da migliorare, c’è da imparare pian piano ad avere meno paura di sbagliare, lasciando più spazio alla loro personalità esplosiva, alla creatività ancora inesplorata, alla vitalità che trasuda dai loro pezzi e che penso sia il loro punto di forza. Però penso sinceramente che abbiano imboccato la strada giusta.
CREDITS
Charlie’s Stripe sono: Luca Dellapiazza (Voce), Nico Cappini (Chitarra), Carlo Moretti (Basso), Luca Cirillo (Batteria). Guest: Martina Novelli, Greta Bragoni, Marco Cassone. Registrato, prodotto e mixato: M.C. Power Studio da Marco Cassone e Richard Clay. Label: Leopard Records. Artwork by: DellaSquare
FOLLOW THE STRIP – CHARLIE’S STRIPE
(Leopard Records, 2016)
- Sailing Ship
- Wanna Love
- Fuckin’ Water
- Crawling back to you
- S.M.I.L.E