RECENSIONE: FILIPPO Dr. PANICO – TU SEI PAZZA (Deluxe)

di Gustavo Tagliaferri

Probabilmente Filippo De Lisa, in arte Filippo Dr. Panico, non è un cantante od un cantautore. O perlomeno non è da considerare unicamente come tale. E’, a suo modo, un giovane istrione, ma di quelli che risultano davvero apprezzabili per ciò che sono, anche con la consapevolezza di non essere dei geni. Forse perché non capita tutti i giorni di ritrovarsi un disco che, a quattro anni di distanza da “So’ Ragazzi”, non è solo un disco fatto di storie bizzarre e tragicomiche, ma anche un dono incorniciato da un pacchetto postale e soprattutto da un libro di poesie la cui funzione rende il tutto ancor più ferreo soprattutto in sede live. “Tu Sei Pazza” non solo è il disco che oggigiorno sintetizza molto adeguatamente la sua indole, ma sorprende ritrovarselo in un’edizione che amplia la già meritevole veste di un anno fa, Deluxe non a caso, tra una manciata di rivisitazioni ed un brano inedito: come se un Francesco Baccini prima maniera si fosse incappato in un pogo nel corso di un concerto punk con annessa band intenta a giocherellare su molteplici espedienti. Sostanzialmente delle canzoni d’amore stralunate, sì, ma con un’accezione che è propria, la cui riconoscibilità è tale da sfociare in brani fintamente caraibici (Come sai fare tu, l’invito alle danze sotto forma di disquisizione su Barry White di Capirai, capirei), simil-rockeggianti con blasfemia annessa (Ogni volta che te ne vai), tendenti ad una bolgia vera e propria (il filo conduttore che da Compari scompari porta a Se bruciasse la città) e a mantra ossessivi e vogliosi (Ci vorrebbe una notte, scritta con Calcutta), che a loro volta vedono l’antitesi in una soave voglia di sfociare in dettagli ancora più intensi (Dall’ora all’ormai) e di conseguenza tali da portare a momenti sì prettamente pop (Bravo a parole, la dedica a mò di ninna nanna della titletrack e soprattutto Situazioni in alto mare, fiore all’occhiello dell’opera). Una situazione già di per sé assai divertente, in cui l’aggiunta delle nuove versioni di Situazioni in alto mare, la cui resa melodicamente hardcore non è da poco conto, di tre passati brani come Gelosia retroattiva, resa ancor più articolata e scanzonata, Io che tratto male te, un po’ alla They Might Be Giants, e soprattutto Ma la sera che si fa, dalla ritmata originale ad una composizione che sa di un Carella giocherellone, e della serenata tra i transistor di Retecapri non può che fare piacere. Perché in un panorama in cui tanti si sentono qualcuno solo perché hanno con sé una chitarra, almeno Filippo Dr. Panico, nella sua unicità, mette il giusto brio, senza scherzare nemmeno con la forma canzone. E ciò consola assai.

Filippo Dr. Panico – Tu Sei Pazza (Deluxe)
(Frivola Records, 2017)
1. Ci vorrebbe una notte
2. Se bruciasse la città
3. Capirai, capirei
4. Ogni volta che te ne vai
5. Compari scompari
6. Bravo a parole
7. Tu sei pazza
8. Come sai fare tu
9. Situazioni in alto mare
10. Dall’ora all’ormai
11. Intro Tu sei pazza (feat. Mica)
12. Ma la sera che si fa (new version)
13. Io che tratto male te (new version)
14. Gelosia retroattiva (new version)
15. Retecapri
16. Situazioni in alto mare (punk version)

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