Live report di Francesca Vantaggiato
A pasqua di quest’anno è successa una cosa divertentissima. E non sto parlando di Berlusconi che allatta un agnellino.
Ero a Jesi per svago, bevevo un verdicchio e mi dicevo: “Aspetta un attimo, ma gli A.N.O sono di Jesi! Mi piacevano un sacco gli A.N.O., ho scritto una recensione del loro EP Frizziquizzi. Dovrei contattarli e chiedergli di vederci per scambiare due chiacchiere. Sarebbe fantastico!”. Poi ho ripreso a bere, pensando che tutto questo non sarebbe mai successo.
Dopo qualche ora, mi ritrovavo in una pizzeria periferica, a chiedere indicazioni circa un centro sociale chiamato TNT che non riuscivo a trovare e dove era in corso la serata Metal Punk Inferno. Esco sotto la pioggia cazzutissima e dopo vari giri trovo il TNT. C’è gente sbronza e con la cresta. Mi sento a mio agio: finalmente ho trovato il TNT, servono birra alla spina e ci sono stand con vinili, cd e magliette di varie etichette e band punk/hardcore.
Ad un certo punto, da un angolo remoto della sala, sentiamo provenire il suono di una batteria potente e una voce distorta che urla sui battiti. Come un richiamo ancestrale, il ritmo mi chiama a sé, tipo ipnosi. Anche gli altri subiscono lo stesso effetto e come zombie seguiamo il richiamo fino alla fonte. C’è questo tizio magro, con una bandana sulla faccia, che picchia duro sulla batteria. WOOOOW. Non riesco a staccarmi: è una roba tribale che risveglia la parte animalesca e primitiva che c’è in me. Lo ascolto fino alla fine con una soddisfazione piena. Ad un certo punto, riconosco un adesivo sulla cassa: c’è scritto A.N.O. Fermi tutti.
Appena finisce di suonare, mi avvicino al ragazzo magro dai calzoncini rossi e gli chiedo: “Dì un pò, conosci mica gli A.N.O.?” dice “Ehi, ma io sono il batterista degli A.NO.” dico “Me lo sentivo! Io sono Francesca, ho scritto una recensione del vostro EP Frizziquizzi!” allora lui fa “Cazzo, ma tu sei Francesca! Non ci credo! Me la ricordo la tua recensione! Tieni, ti regalo la mia musicassetta: ora suono da solo e mi chiamo TONTO” e allora io ringrazio e dico “Ma questa roba che fai spacca. Mi dispiace che gli A.N.O. non esistano più, però tu da solo sei un portento. Mi piaci. C’è mica in giro il chitarrista degli A.N.O.? Lo vorrei conoscere!” e lui “Come no, il Drugo! Sicuro! Ora lo troviamo”. Il resto della mia serata si svolge alla ricerca di Drugo, mai trovato.
Vi ho raccontato questa storia per dirvi che c’è in giro un nuovo soggetto che si chiama TONTO e che è una roba malsana che vi farà andare in pappa il cervello. È batteria. Secca. Pura. Distorta. Malata. Dietro c’è la voce modificata di un mostro, un diavolo, un tipo strano. La prima cosa che ho fatto tornando a casa è stata ascoltarmi il disco, Excerpts #2: sono 12 tracce pesanti, che ti spaccano il cuore e i timpani. Come fa a tirar fuori questuo suono pieno e pesante con la sola batteria? Come fa da solo, con quel corpo esile, a urlare e pestare così forte?
Non lo so, ma mi piace. Un livello di sperimentazione e di rischio elevatissimo, che rasenta il fastidio. A tratti non capisci bene cosa stia facendo, cosa abbia in mente (vedi l’ultima traccia ulakàrtanɔ) eppure ti fidi e ti lasci portare. Fatto sta che secondo me sta dando una svolta a tutto: lui con la sua camicetta a fiori e i calzoncini rossi alla serata Metal Punk Inferno; la sua musica, completamente folle e liberatoria.
Lunga vita a TONTO. Distruggi quella batteria e facci delirare.
PS: La morale di questa storia è che il mondo è davvero piccolo e bisogna sempre andare ai concerti perché non sai mai chi puoi incontrare. E se ti perdi, chiedi info alla pizzeria più vicina.
Ascolta TONTO su Bandcamp e Soundcloud