Foto di Noemi Teti – Live report di Francesca Vantaggiato
Il concerto dei Sick Tamburo è stato SORPRENDENTE, EMOZIONANTE, INTERESSANTE. Vi spiego perché.
SORPRENDENTE:
hanno aperto con Bevo, una delle mie canzoni preferite che mai avrei immaginato di sentirgli suonare in questo concerto! E la sorpresa mi è stata confermata da un ragazzo che ho conosciuto a fine serata e che ne era sorpreso e felice quanto me (scusate, non ricordo il suo nome, so solo che era un gran ballerino e che era stato alla stessa festa di San Basso a Termoli in cui la Guardia Costiera tentò di denunciarmi per furto di pedalò).
EMOZIONANTE:
quando hanno cantato Un giorno nuovo, ho abbracciato la mia amica Maria Elisa e siamo rimaste così per tutta la canzone, mentre il cuore mi si riempiva di gioia e di contentezza per essere lì, in quel momento, ad ascoltare quelle parole, pensando che gli amici sono una cosa preziosa e che il futuro ci aspetta per riempirlo di grandi avventure. Quando hanno cantato La fine della chemio ho pianto, perché ho pensato ad una persona che ho amato e che purtroppo lì, sotto al palco, a cantare quella canzone, non c’era e non ci sarà mai, a nessun altro concerto della mia vita. Quando hanno intonato Meno male che ci sei tu mi sono ammutolita, pensando alle persone che mi sono vicino e che ogni giorno mi aiutano, mi sopportano, mi danno forza, mi capiscono nonostante tutte le mie contraddizioni. E mi sono sentita immensamente grata.
INTERESSANTE:
ci sono stati vari problemi nel corso della serata, dagli strumenti scordati a qualche stonatura, le spie che non funzionavano bene, i suoni un po’ sghembi, eppure loro non hanno MAI perso la calma, andando avanti e cercando di rimediare, suonando e cantando con tutta la loro passione. Niente insulti al fonico, niente maledizioni, niente bestemmie. Nel pieno rispetto del pubblico e di tutti quelli che hanno fatto in modo che il loro concerto potesse realizzarsi. È stato interessante vedere come si comportano i Sick Tamburo in una situazione del genere, quando le cose non sono perfette come si vorrebbero. È stato interessante scoprire che è una band forte e professionale, umile e concentrata su quello che fa.
Questi tre sono i motivi per cui un concerto ha ragione di esistere: perché ti sorprende, perché ti emoziona e perché ti suscita interesse. Tutto il resto è robetta da ascoltare su Spotify.
Concerto organizzato da Via Audio