Enorme successo per l’attesissimo evento “Disney Fantasia – Live in Concert” all’Auditorium Parco della Musica di Roma, a cui i capitolini regalano ben quattro sold – out di seguito per le date del 4, 5, 6 e 7 gennaio nella prestigiosa Sala Santa Cecilia.
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, hanno presentato uno spettacolo davvero unico, in cui per la prima volta il celebre lungometraggio di Walt Disney è stato proiettato con l’esecuzione della musica dal vivo dell’Orchestra di Santa Cecilia, la prima in Italia ad occuparsi interamente del repertorio sinfonico, diretta dal maestro Carlo Rizzari, assistente di direzione di Antonio Pappano presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e inviato di Claudio Abbado per una serie di concerti dell’Orchestra Mozart, giusto per fare due nomi.
Il pubblico in sala stasera è assolutamente trasversale, si va dai piccolissimi adepti del genio di Walt Disney fino ad un pubblico decisamente più maturo, ugualmente estasiato dallo spettacolo di quasi due ore che coniuga immagini e musica in un’esperienza visiva e sensoriale unica.
Il programma si apre con la Sinfonia n.5 di Ludwig van Beethoven in un continuo alternarsi delle scene più celebri dei due capolavori, “Fantasia” del 1940 e “Fantasia 2000” del 1999, vere e proprie opere d’arte sublimate da un’atmosfera visionaria che ha ammaliato diverse generazioni con immagini a cavallo fra il reale e il surreale, sensazioni e sentimenti che partono dal quotidiano fino al surrealismo più assoluto, il tutto avvolto dalla magia di musiche che hanno fatto la storia e sulle cui note nessuno può fare a meno di dondolarsi, continuando quindi con la Sinfonia n.6, movimenti III – V (Fantasia 1940), Lo Schiaccianoci: Suite, Petr II’ic Cajkovskij (Fantasia 1940), Claire de Lune, Claude Debussy (Fantasia 1940) fino a Igor Stravinsky con L’Uccello di fuoco: Suite (Fantasia 2000), che chiude magistralmente il primo tempo.
Il secondo tempo si apre con La Danza delle Ore (Fantasia 1940) di Amilcare Ponchielli, per poi lasciare spazio ad uno dei momenti più attesi della serata da grandi e piccini, la celebre scena de L’Apprendista Stregone (Paul Dukas, Fantasia 1940 e 2000), in cui l’arcinoto Topolino, approfittando dell’oggetto magico lasciato incustodito dallo Stregone, ossia il suo cappello, lo indossa noncurante del fatto di non essere pronto ad usare la magia, combinandone di tutti i colori fino a quando lo Stregone, accortosi finalmente dei guai di Topolino, pone fine agli strambi incantesimi e solerte scaccia il mortificato assistente, che, gambe in spalla, fugge dalla sua dimora portandosi via anche tutta la grandissima suspense dello spettatore, per tutto il tempo a cavallo fra un mix di magica tensione e curiosità.
Cartoni animati geniali e straordinariamente moderni per le rispettive epoche, che stravolgono senza dubbio alcuno la visione classica dello stesso irrompendo con inquadrature, prospettive, linguaggi e tematiche innovativi e stupefacenti, che hanno fatto la storia della Disney e che ancora oggi ammaliano e sorprendono, rimanendo incredibilmente sempre contemporanei.
Il concerto volge quindi al termine con Sir Edward Elgar, Pomp and Circumstance (Fantasia 2000) per finire poi con i Pini di Roma di Ottorino Respighi (Fantasia 2000), in un vortice di emozioni innalzate dall’eccezionale Orchestra e dal suo direttore Rizzari, cardini di questo evento speciale che ha meravigliosamente soddisfatto ogni aspettativa.