Intervista di Gianluca Clerici
Il famoso “Minor Swing” di Django Reinhardt diviene ispirazione per chi ha deciso di chiamarsi appunto Minor Swing Quintet. Il secondo disco si intitola “Mino Mali”, lavoro di composizioni e di viaggi, di paesaggi di fortissime culture popolari che inevitabilmente contaminano ritmi e soluzioni. Così queste 8 composizioni spaziano e noi spaziamo con loro attorno ad un mondo di unicità e di parallelismi. Così lasciamo la scena indie e ci rendiamo conto di quanta altra musica esiste. Le consuete domande di Just Kids Society:
Fare musica per lavoro o per se stessi. Tutti puntiamo il dito alle seconda ma poi tutti vorremmo che diventasse anche la prima. Secondo voi qual è il confine che divide le due facce di questa medaglia?
Abbiamo la fortuna di poter vivere suonando la musica che amiamo e che componiamo. Sicuramente non viviamo nel lusso, ma preferiamo sicuramente essere felici piuttosto che sicuri.
Crisi del disco e crisi culturale. A chi dareste la colpa? Al pubblico, al mercato, alle radio o ai magazine?
Negli ultimi anni è cambiato il modo di scoprire nuova musica e di usufruirne. Non crediamo che ci siano colpe particolari, il mondo sta cambiando e sta a noi restare al passo con i tempi.
Secondo voi l’informazione insegue il pubblico oppure è l’informazione che cerca in qualche modo di educare il suo pubblico?
Probabilmente è la seconda, anche se questo non sarebbe proprio il suo ruolo.
La musica dei Minor Swing Quintet sfoglia le pagine di Jazz Manouche contaminandole di tanta altra parte di mondo. In qualche modo si arrende al mercato oppure cerca altrove un senso? E dove?
Noi non seguiamo il mercato né quello che richiede, proponiamo semplicemente la nostra musica senza compromessi cercando però di ritagliarci il nostro piccolo spazio nel mercato attuale.
In poche parole…di getto anzi…la prima cosa che vi viene in mente: la vera grande difficoltà di questo mestiere?
Rispetto, credibilità, considerazione e remunerazione.
E se aveste modo di risolvere questo problema, pensi che basti?
Forse no ma probabilmente potrebbe aiutare molto!
Finito il concerto dei M.S.Q.: secondo voi il fonico, per salutare il pubblico, che musica di sottofondo dovrebbe mandare?
Qualsiasi musica in realtà, che però mantenga carica la gente che ha appena finito di scatenarsi con noi