La famiglia sopra ogni cosa. In “Dopo la pioggia” Tracy Farr affronta un viaggio nel passato per comprendere i meccanismi del presente
A cura di Sandra Tommasi
“Dopo la pioggia” di Tracy Farr è uno di quei libri che potrebbe essere letto a partire dalle fine per la struttura narrativa scelta ossia un viaggio che va dal presente al passato utilizzando diversi registri linguistici. Si parte della prosa narrativa, si passa a una sorta di diario di bordo in cui a parlare sono il personaggio principale, Iris, e poi sua madre Rosa; dulcis in fundo, le lettere d’amore scambiate tra Rosa e suo marito Frank, geologo morto in un terremoto in Messico e che attribuisce il nome della consorte a una faglia.
La vicenda si svolge a Cassetown, cittadina immaginaria sulla costa australiana dove la famiglia di Iris, una donna sulla cinquantina, possiede da molti anni una casa, che, però, è stata venduta, di comune accordo, perché il tempo di trascorrervi le vacanze è finito. La protagonista ha divorziato, mantenendo, tuttavia, un rapporto d’amicizia anche dopo che lui si è risposato con Kristin, da cui ha appena avuto una figlia.
Tutti si ritrovano per un weekend invernale, durante il quale devono assegnare un nome a una bambina e decidere quali oggetti conservare prima di consegnarla ai nuovi proprietari. Ma i grandi amori finiscono veramente? Quello che ci insegna l’autrice è che a finire sono solo le relazioni probabilmente. Non c’è una fine in questo libro, ma il tentativo di spiegare fragili equilibri in grado di riadattarsi a ogni evento della vita.
A far da cornice al racconto la figura di Rosa, ricoverata in una casa di riposo, ma presente nei pensieri di ognuno. Una narrazione a ritroso, dunque, che riesce a combinare parti distinte e a conferire un senso alla storia di questa famiglia. Il lettore è quasi scosso, quando si passa dalla normativa moderna di un momento presente che cerca di guardare oltre, a una normativa storica rovesciata.
Altri due temi che si ritrovano nel romanzo sono quello dell’attaccamento ai luoghi: c’è il rischio di investire troppo in una casa o in un luogo, perché quest’ultimo potrebbe cambiare oppure uno potrebbe perdere la possibilità di andarci; ma c’è qualcosa sicuramente di essenziale nel connettere un luogo reale alla memoria e alla scrittura. Inoltre, complice il background scientifico della Farr, si può affermare che la natura sia un elemento ricorrente nell’opera, sicché il mare, la pioggia, la vegetazione sembrano influire sugli stati d’animo dei personaggi.
Autore: Tracy Farr
Titolo: Dopo la pioggia
Genere: Narrativa
Casa editrice: Parallelo 45
Pagine: 346
Prezzo: 13,50 euro
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