In anteprima esclusiva su Just Kids Magazine, il disco Tua madre della band abruzzese Ken La Fen, in uscita il 27 maggio 2021 per Homeless Records.
Cos’è Ken la Fen? Un progetto che unisce arte, tradizione, testi ironici, freestyle. I Ken la Fen non hanno nessun filtro e nessun limite, dove l’aspetto ambientale e l’attaccamento al proprio territorio di Farindola (un paesino abruzzese di 1500 anime) sono presenti nelle loro canzoni. I Ken La Fen definiscono il loro genere trash-emozionale per un pubblico estremamente eterogeneo, che come un gioco da tavola va da 0-99 anni. Buon ascolto!
TUA MADRE, track by track
POSSIAMO ESSERE TRAP
Possiamo essere trap mette in mostra le debolezze e la fragilità di quei figli cresciuti dalla generazione boomer. ”Combattiamo i ricchi anche se poi lo siamo ricchi, bevo coi soldi di papà…” una barra che riassume il pianto di quei giovani incapaci di conquistare l’indipendenza dal proprio nucleo familiare, facendo emergere la paura paralizzante di uscire dalla propria comfort zone, già irrimediabilmente compromessa.
PESCIOLINO
Un pesciolino intrappolato nel proprio acquario di sicurezze e prevedibilità. Nuove prospettive e processo di metamorfosi. Un moto perpetuo di crescita e di inevitabile sofferenza.
MORTO TRAFITTO DA UN COLPO
Il grido disperato di una madre, le foto sul camino, l’orgoglio calpestato e la speranza di una vita migliore. La quotidiana lotta contro se stessi. Nessuna bandiera da issare solo desolante rammarico per le scelte sbagliate.
LA KIMICA
Un mantra, un’invocazione, un desiderio, una ricetta : lonza pane a pomodoro. Tre ingredienti e la magia comincia. Una indispensabile necessità. Lonza, pane a pomodoro è una ricetta tipica abruzzese e i Ken La Fen attingono ancora una volta alle tradizioni e al loro territorio.
NUVOLE
Un lago che riflette l’immagine del suo viso sporcato dalle cose del mondo. Volatile morbido, una carezza che strappa la maschera per rivelare l’essenza della sua anima.
2000-2003
Eccessi e perdizione. Nessuna pietà, nessun rimorso, desiderio contagioso, istinto primordiale e idee chiare rivelano la tragicità di un vissuto. Un testo senza filtri, svincolato dal politically correct.
PIANGE LA CITTÀ
Un pianto che non risparmia nessuno, un bagno di purificazione collettivo che innalza l’anima con le braccia tese verso la redenzione. Sullo sfondo, il lockdown del 2020