A cura di Gianluca Clerici
Lo dedica ad Erriquez della Bandabardò, suo grandissimo amico oltre che l’artista che tutti conosciamo e che ci ha lasciato decisamente troppo presto lo scorso 14 Febbraio. Lo dedica alla vita, all’amore, al tempo (soprattutto) e alle catene che stringono i fianchi, i polsi. Lo dedica alle costrizioni ma anche alla bellezza. Lo dedica a se stessa e un poco anche a tutti noi.
Queste le mie personali sensazioni a fotografare il nuovo singolo della cantautrice toscana Silvia Conti dal titolo Il filo d’argento (per Enrico) arricchito anche da questo video caleidoscopico, lisergico e coloratissimo – proprio com’era Erriquez, poliedrico e colorato, come ci spiega lei stessa.
“Un filo d’argento che rallenta ogni movimento, ma che in fondo è solo fumo e fatalità”
Sembra essere questo il dolore che lascia la morte, la perdita, una sconfitta mai più riscattabile, un divieto assoluto di cambiare la storia. Ed è questo che traspare dall’inciso in cui campeggia un dolcissimo grido di rabbia e frustrazione contro un tempo che non ascolta e va per la sua strada maestra che se si potesse fermare, cambiare, modificare, se solo potessimo fare qualcosa forse quella stessa storia sarebbe diversa.
Forse… ma la canzone di Silvia Conti è poesia e fatalità, è umana fragilità che a volte non si può accettare, è semplicemente la viscosità del cuore…