Per la rubrica Las nenas entrevistan incontriamo il cantante The Romy
Ciao The Romy, ci presentiamo: siamo Elena & Stefy, Las nenas di Just Kids Magazine. Amiamo la musica latino americana a 360 gradi. In Italia, tu sei uno dei pochi artisti reggaeton che vantano una lunga carriera fatta di successi: dal tuo video su MTV, alla collaborazione con J. Alvarez fino ai tuoi nuovi progetti. Partiamo però per step: come è iniziato tutto?
Il tutto è iniziato dall’amore per la musica! La speranza di arrivare oltre e di diventare qualcuno di conosciuto a livello internazionale prima o poi.
La Repubblica Dominicana, così come Porto Rico, sono due paesi pilastri della musica reggaeton. Come è stato, per te, crescere in un ambiente così ricco di musica e come ti ha influenzato caratterialmente e musicalmente?
In realtà la mia influenza per la musica è cresciuta soprattutto qua in Italia visto che abito qui dal ’99, avevo 16 anni quando sono arrivato, solo che ho mantenuto la miglior parte della nostra cultura.
Secondo te, cos’è che rende il popolo di queste zone così speciale? Come fanno a sfornare ogni anno così tanti giovani talenti che scalano subito nelle classifiche mondiali? Pensiamo ad esempio a Natti Natasha…
Cosa ci rende così!? L’amore per la musica. È qualcosa che ci viene trasmesso fin da piccoli in modo naturale sia per il ballo che per il canto! In Italia c’è il tipico ragazzo italiano che gioca a calcio, da piccolo mentre noi balliamo e cantiamo.
C’è una data che ricordi e che rappresenta un punto di svolta nella tua carriera?
La data più speciale è stata quando nel 2007 è uscito I Say yeah che andava in onda sulla radio e sulla TV nazionale.
Noi ti abbiamo conosciuto con Seduceme in cui canti insieme alla bravissima Goldi. Siamo quindi curiose di sapere come è nata questa collaborazione.
La collaborazione con Goldi è nata tramite il mittente manager Miramolimo che aveva contatti col manager di Goldi. I due hanno deciso che potevamo sfornare qualcosa di forte insieme.
C’è un artista in particolare con cui desideri collaborare?
Un artista in questo momento non c’è di preciso. Vorrei crescere da solo e non per collaborazioni, vorrei che fosse notato il mio di talento e non perché ho registrato con qualcuno famoso.
Perreo en la luna è una delle tue canzoni diventata virale grazie alle challenge di TikTok. Quando componi i tuoi brani, pensi anche poi a una possibile coreografia da abbinare?
I brani nascono in base allo stato d’animo dell’artista…almeno nel mio caso. Vado a vibrazioni! Quindi non penso ad altro che dare vita e forma alla canzone.
Durante la pandemia i social sono stati fondamentali più che mai, in quanto hanno permesso di mantenerci in contatto e di ascoltare soprattutto musica. Quanto sono importanti quindi i social per voi artisti e soprattutto TikTok?
I social sono molto importanti, soprattutto a livello promozionale. Non uso molto TikTok ritengo sia più utile ai comedianti, ballerini e altri artisti.
Cosa significa fare reggaeton oggi in Italia?
In Italia significa aprire delle porte, portare una cultura che piano piano sta diventando anche Italiana, ma è ancora un po’ sconosciuta. Deve essere ancora apprezzata non solo come musica estiva ma come musica da tutti i giorni.
Abbiamo visto il tuo nuovo progetto musicale in cui collabori con più artisti di diverse città di Italia e il video musicale è diretto da Alexis Guerra. Ci puoi parlare di questo tuo nuovo video?
Il progetto di Como lo menea è un progetto unico nel suo genere. A partire dal fatto che ci sono dominicani, venezuelani e italiani …e c’è un video pensato agli anni del proibizionismo americano con una storia all’interno.
C’è qualche evento importante a cui parteciperai in futuro?
Per il momento non ho date specifiche, però in cantiere c’è il Milano latin Festival!
Qual è il messaggio che tu vorresti trasmettere con la tua musica? Hai un motto?
Il messaggio che vorrei trasmettere con la mia musica è provarci finchè non ottieni i risultati che vuoi. Di fatti spesso e volentieri mi adatto alla musica che devo fare anzichè fare la musica che vorrei. Io nasco più come artista romantico, quindi il reggaeton da ballo è un optional in più.
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