Report di Las Nenas & Foto di Stefy
CIMAFUNK:
L’ARTISTA CUBANO CHE HA ACCESO IL NOSTRO FUOCO LATINO
RACCONTO DI UN CONCERTO INDIMENTICABILE!
Cimafunk è energia, calore e soprattutto fuoco: quello che accende l’anima. La sua musica è vitalità pura: impossibile non essere travolti nel suo vortice!
A volte accade che la musica venga vista come un fastidio: pensate a quel vicino di pianerottolo che vi intima di abbassare la musica a colpi di scopa sul muro. Bisogna essere seri e tranquilli: a scuola, nei luoghi pubblici, sul lavoro. Per fuggire da tutto questo, noi abbiamo sempre cercato nella musica l’energia, l’allegria, il flow, il groove e la passione.
Dobbiamo dire grazie soprattutto a YouTube se abbiamo trovato artisti quali Josè Josè, Juan Gabriel, Thalia, Valeria Cid, Lunay, Bad Bunny che ci hanno trasportato dall’altra parte del mondo, dove segretamente volevamo essere: quante volte ci siamo svegliate pensando di essere a Portorico, mentre invece eravamo al terzo piano di un grattacielo milanese.
Questa estate, però, è successa una cosa. Niente di rilevante in quel momento, eppure è stata più di una casualità. Era giugno, ascoltavamo musica su YouTube (come al solito), all’improvviso ci viene suggerito il video di Me Voy.
Subito è scattata la scintilla: siamo rimaste attratte da questo artista cubano che ballava per le strade con un look originale e ci siamo dette:
“Chissà se riusciremo ad intervistarlo?! È impossibile!”
Ma nella vita magic happens, infatti eccoci qui a raccontarvi il nostro incontro con l’unico artista che, secondo noi, supera tutti gli altri.
CIMAFUNK: LA DANZA E LA MUSICA IN PERSONA!
Il 4 novembre 2021 siamo riuscite ad andare al suo concerto al Blue Note di Milano. Ore 18:20, prendiamo la metro e scendiamo a Isola. Il Blue Note è a pochi minuti da lì.
È doveroso precisare che abitiamo a Milano da proprio da quando è iniziata la pandemia da Coronavirus: questo ha rovinato tutti i nostri piani di conoscere e visitare la città. Quindi ci affidiamo al navigatore per trovare il locale. Arriviamo in Via Perasto e…
SHOCK!
Ci appare davanti proprio lui: Cimafunk! Era vestito con occhiali da sole, un cappello nero, giubbottino verde, jeans e aveva in mano una bottiglietta d’acqua. Il look ci ricordava proprio quello visto in Me Voy. Era da solo, stava camminando! In noi scatta subito una frase della canzone Como se siente di Jhay Cortez:
Hazle caso a tu amiga que te dijo Síguelo
Y sígueme la corriente
Pa’ que después me digas cómo es que se siente
Detto, fatto: lo seguiamo, solo il semaforo ci divide, ci ritroviamo davanti al locale Blue Note, lui è già circondato dai suoi fan cubani.
Senza essere troppo invadenti, ancora con un po’ di fiatone, gli chiediamo il permesso per una foto e lui “Claro que si!”. Che emozione! Cogliamo l’occasione e scattiamo qualche foto.
Ore 22:05 usciamo dal locale in cui avevamo cenato e andiamo al Blue Note: c’è una marea di gente in fila!
Mentre attendiamo, conosciamo Danny Torres, un fotografo appena uscito dal primo spettacolo di Cimafunk. Ci racconta quanto sia stato fantastico! Siamo sempre più elettrizzate.
Ore 22:30: finalmente entriamo nel locale e ci sediamo nei tavolini a lato del palco. Poco dopo, inizia il concerto.
Cimafunk entra in scena con occhiali da sole, una bellissima collana, giacca verde glitterata, pantaloni neri anche questi pieni di brillantini e scarpe Nike nere. Neanche il tempo di iniziare che già tutti applaudono.
Ad accompagnarlo sul palco, ben 8 musicisti: il pianista Arthur Luis Álvarez Torres, il batterista Raúl Zapata, il chitarrista Diego Barrera, il bassista e chitarrista Ibanez Hermida Marrero, il percussionista Mario Gabriel Mesa, il corista, ballerino e percussionista Miguel Enrique Piquero Villavicencio, la trombettista e corista Ilarivis García e a finire la sassofonista e corista Katerin Ferrer.
La prima canzone con la quale Cimafunk rompe il ghiaccio e si presenta al pubblico è Salvaje, la settima traccia contenuta nel suo nuovo album intitolato El Alimento.
Rojo color se iluminó
Nada quedó en el centro
Viniste a mi, salvaje
A queste parole inizia ad accendersi il fuoco dentro di noi e dentro a tutto il pubblico che si immerge così tanto nella sua voce calda r’n’b da applaudire intensamente! A seguire con Quieto Corazon la sua voce arriva dritto all’anima! Il nostro cuore che quieto non è, batte sempre più e ancora non riusciamo a credere di essere al concerto di questo grandissimo artista che con Alabao inizia anche a far alzare dai tavolini le prime ragazze, scatenate a ballare al ritmo della sua musica! Ma lo spettacolo si infiamma in particolare Rompelo, un mix tra sonorità afrocubane e hip hop, una bomba per gli amanti del ballo e con Cocinarte, quinta canzone della serata.
In Italia tutti dovrebbero assistere dal vivo al concerto di Cimafunk, almeno una volta nella vita:
LA SUA MUSICA È MEDICINA,
I SUOI CONCERTI SONO LA TERAPIA E LUI È IL DOTTORE PERFETTO!
soprattutto per noi italiani un po’ spesso troppo seri e senza quel sabor latino che ci manca!
La serata prosegue si fanno le 23:20. Con la scusa di bere un po’ d’acqua spostandosi dietro i suoi musicisti, Cimafunk si toglie la giacca e ritorna davanti al palco a petto nudo, facendo impazzire e urlare anche tutti gli altri suoi fan, soprattutto noi donne. WOW.
Le soprese non finiscono qui. Finalmente il momento che aspettavamo: Cimafunk canta Me Voy. Tutto il pubblico è in piedi, c’è chi si avvicina al palco, chi a fare video e foto da postare e condividere, chi balla scatenato! Ci colpisce in particolare una ragazza, sicuramente cubana, perché twerka proprio sotto il palco e lo stesso Cimafunk apprezza!
Non solo il pubblico è scatenato, ma lo stesso musicista di Cimafunk Miguel Enrique Piquero Villavicencio fa un mini spogliarello e si lascia trascinare dall’atmosfera caliente regalandoci uno spettacolo per 18+.
23:58 Cimafunk canta Funk Aspirin e mentre canta, all’improvviso si gira verso la cantante che lo interrompe:
What is a booty?
And how will I know if I’m shaking it
No te desespere’ tati
Yo te recojo ahorita
Vamo’ a ripiarnos con funky en la disco
Y tú veras que todo lo malo se te quita
Tira tu Kong Fu
Y veras que el perreo es bueno pa’ tu salud
Dopo questo inaspettato siparietto in cui Cimafunk supera la sensualità dei Silk in Freak Me, la gente urla bis bis bis. All’improvviso però l’artista si dirige verso delle scale a lato del palco e scompare, lasciando i musicisti col pubblico.
CHE SERATA MAGICA
Rimaniamo nel locale perché vogliamo assolutamente farci delle foto con i musicisti: ci hanno colpito per la loro bravura ed energia, ma soprattutto per il loro look (soprattutto l’acconciatura del chitarrista) e la sicurezza nel stare sul palco.
Ovviamente volevamo un autografo da Cimafunk così, dopo un’ora di attesa e con il locale quasi vuoto, riusciamo a farci le foto, a stringergli la mano ed ad ottenerlo!
All’una circa Cimafunk lascia il locale a bordo di un taxi, noi lo salutiamo mandandogli tanti baci fuori dal finestrino e le luci del Blue Note si spengono!
Una serata indimenticabile che vorremmo rivivere di nuovo all’infinito! Come dice una famosa canzone di Lunay:
Es como empezar una serie
Y no terminar de verla, baby
Me dejaste con las ganas de eso
Me tiene’ crazy
Cimafunk è come iniziare una serie e non volerla mai finire