Illustrazione e testo di Eliana Guarino
“Temo di vivere abbastanza per vedere cose che pensavo la Storia avesse definitivamente bocciato, invece erano solo sopite.”
Liliana Segre
A fine anni ‘40, in Italia, venne progettata una società utopica, fondata sul rispetto dei diritti umani. Quello che purtroppo, negli anni ’30, era venuto a mancare. Molte persone sapevano cosa significava vivere vedendo i propri diritti calpestati quotidianamente, perciò volevano evitare che si potesse ripetere ancora il passato.
Un incubo indelebile, che nessuno mai avrebbe dovuto scordare e di cui le future generazioni avrebbero dovuto sapere per non far ripeterlo ripetere.
A distanza di anni – pochi, storicamente parlando – di quella società ne stanno rimanendo solo rovine. Ogni giorno, si sente parlare di discriminazioni e violenze che spesso vengono raccontate con superficialità. Talvolta, anche in modo scorretto, a causa della disinformazione degli stessi notiziari che divulgano le notizie.
Nel 2021, abbiamo potuto assistere a tanti episodi di discriminazione razziale, misogina, omobitransfobica e abilista, amplificati dalla felicità nella bocciatura di una legge che avrebbe difeso l’identità di tutt*.
Parole che descrivano al pieno la società odierna. Parole che dovrebbero essere diffuse in maniera definitiva in modo da aprire gli occhi a quelle persone che pensano sia tutto a posto e non ci sia nulla da migliorare e in modo da aiutare quelle persone, che perfortuna il numero sta crescendo sempre di più, che lottano per migliorare questa società come l’autrice di questo articolo!
Articolo parecchio significativo e ricco di informazione per descrivere tali aspetti negativi della società a cui purtroppo spesso non viene attribuita la dovuta importanza per migliorarla in maniera notevole. Se tutto il mondo seguisse il ragionamento di questo articolo e considerasse la bellezza di valorizzare i diritti di chiunque si vivrebbe molto meglio.
Mi è piaciuto tantissimo l’articolo. Una vera e propria analisi ma allo stesso tempo denuncia di una società che, al posto di andare avanti, retrocede sempre di più inconsapevolmente. E ciò è veramente una tristezza che spero possa sparire il più presto possibile