Intervista di Gianluca Clerici
Canzone d’autore, canzone morbida, canzone che arriva dalle viscere del sentire. E Libero Reina, siciliano da sempre legato alla sua terra nel suono e nel modo di pensare alle liriche, ci regala la suggestione di un brano dal titolo Eroi Nomadi socialmente ispirato dentro cui conquistare di nuovo l’importanza dell’esistenza che prescinde dall’apparire mediatico o comunque pubblico in ogni sua forma. Chi sono davvero gli eroi di oggi: un tema importante che riguarda il vivere concreto di ognuno di noi. Bellissimo il video ufficiale, diretto dal fratello Christian Reina e girato nella suggestiva cornice del Teatro Andromeda.
Il messaggio è importante. Ormai noi agli eroi affidiamo la luce e la verità delle cose. Tu che rapporto hai con loro?
Grazie! Credo che la domanda possa essere riferita ad ognuno di noi, al nostro cuore. Essere eroi vuol dire saper ascoltare l’amore che abbiamo dentro. Tu sei innamorato di te stesso?
Ricercare dentro la propria forza… in fondo siamo noi gli unici eroi per noi stessi. Eppure il mondo che viviamo attorno ci educa a tutt’altro… come pensi di far dialogare questi due estremi?
Troppe volte facciamo finta di non ricordarci che non siamo mai soli. Quando stai bene con te stesso, nulla ti è impossibile. Per salvare gli altri, dobbiamo prima difendere ciò che abbiamo dentro.
Un video suggestivo. Eppure trovo difficile associarlo alla lirica e ai suoi significati. Mi aiuti? Oppure non c’è alcun legame ma soltanto suggestione emotiva?
Il video è girato nel Teatro Andromeda, un luogo che si staglia a cielo aperto nel cuore della Sicilia e nel mio. Lo ha costruito mio padre durante tutta la sua vita pietra su pietra. Mi ha insegnato tantissimo.
Elettronica e musica world in qualche modo si incastrano sempre nelle tue scritture. Qui ad esempio pare evidente. Cosa ricercavi nei suoni?
La ricerca musicale e dei suoni è qualcosa di fondamentale nelle mie canzoni. E’ quello che ho imparato dalla mia terra. Non so dirvi cosa cercavo, ma potete sentire dove mi ha portato.
Sei un esempio di artista che nasce e vive in luoghi periferici. Il cuore degli “eroi” è altrove certamente. Ma tu resisti e anzi dai tuoi Monti Sicani semini una carriera ricca di riscontri. Che rapporto hai con la tua casa?
Il mio biglietto dalla Sicilia può essere solo di andata e ritorno. Amo vivere qui, ho imparato a stare bene nel mezzo sempre, e credetemi, qui non “resisto”. Qui “esisto”.
Dunque è possibile camminare in questo mondo pur vivendo in un luogo periferico?
Assolutamente sì! Amo viaggiare e portare la mia musica in giro. Sento che questa condizione mi porta ad avere sempre un punto di vista diverso rispetto agli altri.