Poesia di Davide Emanuele Iannace
Inchiostro
Prendo l’inchiostro, che voglio
scrivere racconti e poesie su di
te, sulla tua pelle, collo,
sulle tue labbra, seni.
Scriviamo insensate storie che
Si perdono come le foglie
che narrano di voli di uccelli,
di amanti sotto querce,
vecchi che passeggiano in parchi,
suicidi in cerca di autore
forse di trame e di motivi.
Prendo l’inchiostro, riempio le
tue labbra di parole e di
leggende di dèi che vivono e muoiono
attendendo la fine del Tempo.
Scrivo un altro mondo,
disegno i labirinti di una città
che oramai ho perso
perché troppo bella e poi
troppo scura per il whisky
e per le sigarette.
Poso l’inchiostro, questo tatuaggio
mi sembra un po’
troppo eterno.
Forse di te, mi ha già
stancato il profumo.
Poi mi baci e allora
mi perdo ancora.
Ti dipingerò solo
per un’altra notte