LA TAVOLA DEL CANNIBALE
…e sedendo
su d’un trono
di menzogn’e
libertà,
abbassava
la forca
del verbo suo
e dei resti
morenti:
d’Ucraina,
fu salasso.
“Sorride chef
mentre mesce
l’umana mistura
di frattagli’e
cervelli su
della tavola.
È tronfio,
mentre metodo
move il resto
dei pezzi
d’un lato,
reduci di cene
già consunte
all’osso:
genti d’animo
perso, mesti
di ritm’e
bocche
cucite.
Cozza d’elementi
in moto provocante
di mestol’e
condimento
su d’un foco
pian’e silente:
reazione chimica:
bolle la pentola;
scoppiano bolle
rosso sangue;
lacrima condensa;
si spandono succhi
e se mescian i fluidi
in brodo odoroso
di fine:
Russi su Ucraini.
Un pizzico di NATO
completa la reazione:
è già spezzatino
dello zìo Sam.
È cena satoll’e
scarpetta del resto:
Europa,
agro di Germania:
tavola dei Simpson.
SANTOMASI “Pig Head” SIMONE