Testo e foto di Alice Galimberti
La MUSICA raccontata da TOPOLINO – Recensione al volo
Ho impiegato un po’ di tempo per raccogliere le idee e scrivere questa recensione.
Mi sono fiondata in edicola a comprare Topolino l’11 maggio stesso, per accaparrarmi una copia del TOPOlibro da collezione La MUSICA raccontata da TOPOLINO e l’ho finito la sera stessa. Ci ho messo così tanto a decidermi sul da farsi che è pure passato il clamore dell’Eurovision, ma eccomi qui comunque a cercare di fissare due parole su questa raccolta.
Dirò la verità: una volta finito il volumetto, non volevo più scrivere la recensione perché, purtroppo, non posso dire solo cose positive. Forse avevo delle aspettative troppo alte che sono state illuse (non lo so davvero).
Cominciamo dalle cose che mi sono piaciute molto e arriviamo poi alle note dolenti.
- Ho adorato le strisce con protagonisti Mikamouse e Aurea Duck. Sebbene non fossero originali, le ho trovate molto adatte a un volume da collezione che voleva essere un chiaro omaggio alla kermesse canora europea. Brevi, divertenti e ben strutturate nella loro semplicità.
- Bella l’idea di introdurre ogni racconto a fumetti con un riassunto della storia del genere/periodo musicale che veniva trattato. Un bel modo per avvicinare i non esperti e anche i più piccoli.
- Ottima scelta dei racconti proposti. Si leggono nello spazio di una serata e intrattengono nel classico stile di TOPOLINO ed è stato anche un buon modo per recuperarli, visto che me li ero persi tutti.
Fine della parte bella. Tutto qui? Lo avevo detto che io questa recensione non volevo scriverla… Le cose che mi hanno fatto storcere il naso sono un filino di più.
- La copertina. Non è brutto il design della copertina e nemmeno il character design dei personaggi; diciamo che c’è un’imprecisione bella grossa riguardo a Mikamouse, che nelle strisce e dal nome stesso si può intuire che è un abitante di Topolinia e quindi… perché è disegnato come tutti gli altri nello stile dei paperi?
- L’introduzione un po’ troppo lunga di Cattelan al volume. Bella la riflessione sulla musica, ma sarebbe stato molto più interessante qualcosa che trattasse più nello specifico l’Eurovision che invece nel volume non viene neppure sfiorato.
- L’assenza di una storia originale a tema Eurovision. Il volume è interamente basato su vecchie storie, già pubblicate e riprese per essere inserite all’interno di un volume unico da collezione. Essendo un volume da collezione, sarebbe stato divertente vedere una storia originale, o anche solo delle strisce, a tema Song Contest con i giudici che magari si ritrovano a giudicare Topolino e gli altri personaggi. Mi è sembrato un peccato, per non dire spreco, aver creato dei personaggi, alterego di persone famose reali che in Italia riscuotono pure un discreto successo, e non averli sfruttati al massimo. Si poteva creare una storia originale in cui si introduceva la versione papero di Mika e sicuramente tutto il discorso sulla copertina sarebbe decaduto.
Questo è quanto posso dire di questo volumetto.
Trattandosi di un volumetto da collezione, fortemente legato a un evento, mi aspettavo quel quid in più che palesemente manca. Un po’ mi sento in colpa di aver scritto questo pezzo, perché so quanta fatica si fa a scrivere delle belle storie a fumetti e quanto possa essere gravoso l’impegno di creare delle illustrazioni fatte bene.