Recensione di Francesca Amodio
Le sue eccelse e proverbiali chitarre sono giunte ormai all’ottavo anno di produzione musicale coi suoi Bud Spencer Blues Explosion (alias con l’altrettanto eccelso Cesare Petulicchio, batterista). Le sue collaborazioni sono state tante ed importanti (da Raf agli Otto Ohm, da Marina Rei a Luca Sapio fino al trio Fabi-Silvestri-Gazzè). Tutto ciò ha già portato Adriano Viterbini ad esprimersi con un disco solista, nel 2013, nell’ottimo Goldfoil (Bomba Dischi), album strumentale che si avvale della pregevole collaborazione su un pezzo di Alessandro Cortini dei Nine Inch Nails. A distanza di soli due anni dalla prima fatica discografica solista quindi, Adriano Viterbini torna sulle scene con Film O Sound, secondo album solista di uno dei chitarristi più notevoli e poliedrici dei nostri giorni.
È forse proprio il fatto di aver sempre sperimentato molto, con la chitarra elettrica ma non solo, di essersi dimenato fra progetti musicalmente molto diversi fra loro, sommato al fatto di non essersi mai accontentato di un solo tipo di ricerca sonora, che rendono questo disco un lavoro squisitamente ben definito e ben ragionato, in cui Viterbini riesce a spaziare velocemente e abilmente da una matrice sonora all’altra senza perdere di vista l’obiettivo di realizzazione di un disco composito ma ben pensato.
Ci si intervalla con naturalezza tra un blues più tradizionale (Five hundred miles) che sfocia in un trascinante ballata rock – blues (Bring it on home), unico pezzo cantato del disco che vede alla voce l’eccezionale partecipazione del leader dei Verdena, Alberto Ferrari, e spassosi ritmi afro-jazz (Tunga Magni), pezzo che vede i preziosi apporti di Enzo Pietropaoli e Ramon Caraballo. Il viaggio musicale di Film O Sound continua con pezzi come Nemi e Mondo slack key, brani in cui l’ascoltatore è totalmente rapito dalla semplice purezza del suono che scivola su matrici musicali a tratti anche molto classiche, quasi country, sulle quali però Viterbini si destreggia abilmente capovolgendone e riscrivendone i connotati.
Che siano minimal blues o sfacciatamente più rock. Insomma, come solo Viterbini sa fare. Le tante collaborazioni presenti nel disco sicuramente rappresentano un valore aggiunto all’intero lavoro, da Pietropaoli, a Fabio Rondanini, a Bombino. Lavoro che tuttavia si ha l’impressione essere frutto di un percorso sonoro già impostato da tempo e volutamente eterogeneo, che rappresenta senza dubbio alcuno una delle gemme discografiche dell’anno 2015.
FILM O SOUND
(Bomba Dischi, 2015)
- Tubi innocenti
- Malaika
- Bring it on home
- Tunga Magni
- Sleepwalk
- Nemi
- Solo perle
- Solo perle
- Mondo slack key
- Bakelite
- Five hundred miles