RECENSIONE DI: PETER BRODERICK – “PARTNERS” – ERASED TAPES RECORDS , USC. 19 AGOSTO 2016

di Giovanni Graziano Manca

La Erased Tapes è un’etichetta discografica che ha base a Londra e che da circa un decennio offre spazio e possibilità ad artisti impegnati in aree musicali d’avanguardia che attingono da vari generi e in campo musicale classico contemporaneo ed elettronico. Per l’etichetta britannica sarà in uscita a breve l’ultima fatica discografica (la sesta) di PETER BRODERICK, giovane compositore e polistrumentista originario dell’Oregon, Usa ma di casa a Berlino, da molto tempo una delle capitali mondiali della musica d’avanguardia ed elettronica. Meglio chiarire subito che Partners, questo il titolo del CD di BRODERICK, è un disco che praticamente nulla ha a che vedere con la musica pop o rock. Si tratta invece di un’opera “colta”, per così dire, che l’autore, profondamente ispirato dalla musica di John Cage, ha concepito per solo pianoforte e voce. Cage, lo ricordiamo, fu il musicista che tra le altre cose rivoluzionò la concezione della musica fondata sulla volontà e sull’intenzionalità del compositore affermando l’idea che essa non riproduce i suoni della natura ma piuttosto, essendo natura essa stessa, deve nascere in modo assolutamente aleatorio. Sulla condizione del tutto naturale del silenzio, inoltre, Cage ebbe a dire che “Non bisogna allarmarsi per il silenzio. Il silenzio non è inquietante. Dopo tutto, il silenzio è suoni! “.
Tornando a PETER BRODERICK, è lo stesso compositore e polistrumentista di Portland a spiegare i termini del legame di Partners con la teoria compositiva di John Cage (l’intera intervista è leggibile su Shiver WebZine ):
“Oltre la musica di Cage, la sua vita e la pratica mi hanno interessato sempre di più, dopo aver letto il suo amore per il foraggiamento di cibi selvatici e l’utilizzo di operazioni casuali per comporre musica, in un certo senso prendere il suo ‘sé’ fuori della musica. Amo i suoi cosiddetti ‘mesostici‘, quando cominciò a scrivere alcune poesie utilizzando lo stesso metodo, intorno a questa frase: I N L A N D S C A P E. Quando è arrivato il momento di registrare in studio, ho tirato due dadi per decidere quante poesie leggere. E uscì il 5. Poi ho assegnato un numero ad ogni poesia e fatto rotolare i dadi per vedere quali di queste cinque poesie sarebbero state lette e in quale ordine.”

Al di là dei legami con la musica classica contemporanea di John Cage, però, e più nel concreto, la musica di BRODERICK, suscitando le più profonde riflessioni, sembra offrire a chi ascolta momenti di pathos e di intensa distensione, come quelli che si possono provare quando ci si sente un armonico tutt’uno con la natura circostante.


RECENSIONE DI: PETER BRODERICK – “PARTNERS”
(ERASED TAPES RECORDS , USC. – 2016)

  1. Partners 01 Partners
  2. In A Landscape 02 In A Landscape
  3. Carried 03 Carried
  4. Under The Bridge 04 Under The Bridge
  5. Conspiraling 05 Conspiraling
  6. Up Niek Mountain 06 Up Niek Mountain
  7. Sometimes 07 Sometimes

Ti piace Just Kids? Seguici su Facebook e Twitter!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *