Live report di Elia Capitani
Lo scorso 11 Novembre il collettivo WEAK, realtà ormai ben radicata nel proporre eventi di musica elettronica e non nel catanese, ha ospitato BIRTHH. Il concerto, atteso da Marzo a detta della band sulla loro pagina ufficiale di Facebook, ha avuto luogo alla Cartiera, live club che ha riaperto i battenti dopo un anno proprio quest’autunno.
Birthh per gli addetti ai lavori (si fa per dire) è ormai il noto moniker di Alice Bisi, classe 1996 e tipica inflessione fiorentina, nonché front woman del trio che compone il progetto. Sì, di progetto mi piace parlare perché Lorenzo Borgatti e Massimo “Maci” Borghi, rispettivamente chitarra, back vocals, synths laptop, tutto quello che serve in pratica e percussioni in un assetto insolito, sono il motore che porta avanti il mini-van che è Birthh.
Sulla cresta dell’onda dall’uscita di “Born In The Woods”, album d’esordio pubblicato da WWNBB (We Were Never Being Boring), protagonisti indiscussi su quasi tutte le locandine dei maggiori festival italiani, il trio ha iniziato un tour che li porterà oltre che in diverse città italiane lungo lo stivale, anche in Francia, Germania e Lussemburgo.
Tornando a noi, il live catanese che si è rivelato il primo sold-out della giovane band, vista l’enorme risposta del pubblico, ha avuto non pochi problemi.
Aperto il botteghino alle 22:00, il concerto è iniziato se non qualche minuto prima della mezzanotte, fortunatamente ad ingannare l’attesa un dj live set ha proposto un ottima selezione musicale, sfornando perle. Causa del ritardo credo sia stata la poca affluenza del pubblico nella ora e mezza successiva all’apertura delle porte, il locale era affollato poco meno la metà della sua capienza alle 23:00.
È così necessario attendere due ore, aspettare che la gente arrivi, per far iniziare la band? Dove è finito il detto “chi tardi arriva male alloggia“?
Tutto sommato il live fila, i Birthh propongono quasi tutto il loro repertorio, che si concluderà solo dopo il bis e dopo una piccola scenetta dell’Alice sulle scale del retroscena e un ragazzo che la invita a tornare di sotto. Da far presente qualche incertezza nella parte vocale di Alice che in diversi brani quali “Chlorine” e “Senses” quasi scompariva dietro il tappeto di suoni e alla voce di Lorenzo. Sarà stato l’impatto emotivo della serata? Tralasciabile visto la giovane età sia del progetto che della Bisi, sono sicura però che l’esperienza che faranno calcando palco dopo palco alla fine riuscirà a temprarli.