Recensione di Gianluca Clerici
Un lavoro che burocraticamente dobbiamo chiamare esordio, dal titolo “Distanza 0” ma che di certo non arriva così dal nulla, privo di un sequel di crescita e di produzione. Emanuele Gallo, classe ’84, che in arte conosciamo come MANU porta l’R&B in forma di pop internazionale scivolando tra bellissime melodie e arrangiamenti di grande maturità. Certamente ci troviamo nel campo minato dove il pop main stream si lascia contaminare dal Rap dei bassifondi cercando un equilibrio non solo politicamente corretto ma anche che metta d’accordo i puristi del genere e i più devoti alla forma del ritornello facile da ricordare. E non è solo l’elettronica a guidare i giochi: in questo disco lungo, massiccio, denso di messaggi, con ben 15 inediti scritti di proprio pugno e arrangiati dalla direzione artistica della Manu Production troviamo soprattutto interventi di chitarra acustica e una voce che non si contamina di chissà quale artificio come spesso accade in dischi del genere ma si ferma alla semplicità e alla naturalezza… questo è un punto chiave delle produzioni italiane del settore, si veda per caso il pop digitale degli ultimissimi Zero Assoluto. Ultima nota interessante è la vitalità: il progetto “Distanza 0” vive in rete e su YouTube con oltre 1 MILIONE di Visualizzazioni. Dalla rete scegliamo “Flashback”. Dunque un esordio? A quanto pare burocrazia e realtà artistica non sono sempre concordi e di pari passo.
MANU – “Distanza 0”
(Manu Production, 2017)
01. L’ultima lacrima nera
02. Sempre Per Sempre
03. Il Cielo Questa Notte è Più Nero
04. L’ultimo Rintocco
05. Flashback
06. Se Solo Avessi
07. Distanza 0
08. Un Piccolo Bacio
09. Fiocco Di Neve
10. Un addio
11. Incantevole
12. Un Riflesso Di Te
13. Sarai La Sola
14. È solo che…
15. Un Solo Sguardo