Recensione di Claudio Delicato
Oh, ve lo devo dire: a me ‘sti ragazzi stanno proprio simpatici.
Non li avevo mai approfonditi finché Rolling Stone non ha raccolto i 40 insulti che hanno rivolto agli altri gruppi indie italiani sulla propria pagina Facebook. Mi hanno subito dato l’impressione di una band che non si prende troppo sul serio e il loro ultimo lavoro Vecchio lo dimostra: i Thegiornalisti non sono i Ramones e ne sono coscienti, fanno il loro sporco lavoro senza fronzoli e questo è un bene, in un contesto in cui tutti i gruppi emersi ultimamente sembrano avere la fastidiosa urgenza di comporre lyrics forzatamente originali e brillanti.
Vecchio è un album piacevole: dodici pezzi scanzonati e simpatici che spaziano dagli echi di Libertines e Vampire Weekend di tracce come la prima (La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me) alle sonorità più retrò della title track o di Guido così (a mio parere il pezzo più riuscito del disco). Del resto è difficile incontrare l’approvazione popolare cantando pezzi che richiamano gli anni ’50 e ’60 se non sei Paolo Limiti, per questo è sorprendente quanto i Thegiornalisti sembrino a proprio agio nel cimentarsi in pezzi di respiro “antico” malgrado la loro giovane età.
Rispetto a Vol. 1 le canzoni sono appena meno immediate ma restano molto orecchiabili; del resto il gruppo ha già dimostrato la sua capacità di scrivere pezzi che restano in testa (E che ci vuoi fare). Mettiamola così: nessuno griderà al miracolo per Vecchio, ma è senza dubbio un album divertente e variegato di cui difficilmente skipperete una traccia.
Dal punto di vista tecnico la cosa più apprezzabile è il missaggio: finalmente un lavoro all’inglese (non a caso la masterizzazione ha avuto luogo presso gli Abbey Road Studios di Londra), di gran lunga più sporco e audace rispetto alla media di un panorama artistico in cui nel migliore dei casi la postproduzione è affidata alla funzione “verifica livello sonoro” di iTunes (e nel peggiore a un frullatore).
Accattivante, simpatico, ben suonato e prodotto, Vecchio ha tutte le caratteristiche di una bomba del circuito indipendente, e nell’augurio che ciò accada mi sento di consigliarlo a tutti.
Sappiate però che questo è il classico disco che non potete passare alla vostra ragazza, perché dopo averlo ascoltato le verrà sicuramente voglia di scoparsi il frontman, e mi sa che questo i Thegiornalisti lo sanno.
Poi non dite che non vi ho avvertito.
VECCHIO – THEGIORNALISTI
(Boombica/Audioglobe, 2012)
- La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me
- Il tradimento
- Pioggia nel cuore
- Una domenica fuori porta
- Diamo tempo al tempo
- Guido così
- Cinema
- Vecchio
- I gatti
- Bere
- E che ci vuoi fare
- Nato con te
[youtube=http://youtu.be/RjlqxjpgO-Y]
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