The New Bardots, Wayne, Frank Sinatra, Bon Jovi e la scena italo americana del New Jersey.
Wayne: Le mie radici italo americane
di Wayne Olivieri
Sono sempre stato orgoglioso delle mie origini italiane. Sono cresciuto con mia nonna che viveva con noi, lei e mio nonno arrivarono in America quando avevano 20 anni. Vivevano in Pennsylvania. Mio padre era americano di prima generazione, ha sposato mia madre e si sono trasferiti nel New Jersey.
Sono cresciuto con la cucina tradizionale italiana e i pranzi infiniti della domenica che sembravano durare fino a tarda notte. Ricordo mia nonna che tirava la pasta sul tavolo della sala da pranzo e poi tagliava i maccheroni. Sono cresciuto ascoltando i dischi di Frank Sinatra che venivano suonati di continuo insieme a quelli di Liza Minnelli e altri. “Sai”- diceva sempre mio padre – “lui è del New Jersey“. Non avrei mai immaginato che molti anni dopo avrei avuto lo stesso manager di Frank Sinatra e Liza Minnelli!
Gar Francis (mio chitarrista per anni) e io abbiamo avviato una nuova band nel 1993, chiamata Olivier Wilde. Abbiamo firmato un contratto di management con la Premier Artist Services di proprietà di Eliot Weisman. Siamo rimasti con lui per due anni. Una volta mi trovavo nei loro uffici in Florida, stavo aspettando nella zona degli uffici per parlare con il signor Weisman, quando un uomo anziano è intervenuto e ha detto “Tu devi essere il ragazzo nuovo“. Mi voltai e, con mia sorpresa, mi resi conto che si trattava di Frank Sinatra. Sembrava molto vecchio e fragile, ma i suoi occhi azzurri scintillavano ancora. Ho risposto “Sì, sono Wayne Olivieri “.
Allungai la mano e lui la strinse, dicendo: “Guarda laggiù“. E indicò una sala riunioni con tre uomini seduti a leggere il giornale, ovviamente in attesa di iniziare una riunione di qualche tip. “Lo sai cosa stanno facendo?“. Ho risposto “No, non lo so” e Sinatra ha risposto “stanno controllando i necrologi sul giornale, per vedere se sono morto, perché se lo fossi, si ritroverebbero senza lavoro“. Risi e mi voltai a guardare gli uomini in sala riunione, quando mi voltai di nuovo, Sinatra era scomparso e non lo rividi mai più.
Ebbi anche modo di incontrare Liza Minnelli in backstage, dopo il suo concerto al Radio City Music Hall. Grazie al signor Weisman ho portato mia madre, zia e cugina. Avevamo i biglietti in prima fila e pass per il backstage. Mia madre non ha mai smesso di vantarsi con tutti i suoi amici parlando di come suo figlio avesse ottenuto i posti in prima fila al Radio City e accesso in backstage per incontrare Liza.
Musicalmente parlando ho incontrato così tanti altri musicisti di origini italiane nel corso degli anni in New Jersey, da avere l’impressione che fossimo la maggioranza. Compresa la mia lunga amicizia personale con John Bongiovi, conosciuto come Jon Bon Jovi, anche lui di origini italiane. Conobbi John agli esordi e abbiamo percorso insieme ben 12 anni della sua eccezionale carriera.
Non so se si tratta della location o cosa, ma anche oggi a distanza di anni, con la mia band attuale The NEW Bardots, per 4/5 siamo di origini italiane. Ci siamo io, Gar Francis – chiamato così in onore di Sinatra – Venittelli alla chitarra, il batterista Johnny Rago e il tastierista John Croot (100% italiano per parte di madre). Questo è uno dei motivi per cui ci piace l’idea che la nostra agente Erika Conti della E-Grapes sia in Italia e il fatto di aver firmato con una etichetta indipendente italiana come I Cuochi Music Company ci fa sentire a casa, oltre a portarci un bel po’ di radio airplay e interviste in Italia e nel resto d’Europa.