Ilaria Mainardi presenta il saggio Il racconto di un sogno. Ritorno a Twin Peaks, in cui ci racconta il suo punto di vista su David Lynch e sulla sua opera che nel 2017 ha sconvolto le menti degli spettatori e ha generato nuovi e inquietanti misteri.
L’autrice ci parla del fascino visionario del regista e della sua originale serie tv, che descrive un luogo perturbante che ha nome Twin Peaks e che narra le avventure di una serie di personaggi che devono avere a che fare con l’oscurità più profonda, che risiede fuori ma anche dentro di loro.
«Nulla è ciò che appare, bene e male non sono mai entità separate nell’universo labirintico di Twin Peaks».
Ilaria Mainardi offre ai lettori un’opera immersiva e dalle tante suggestioni, che rivela tutta la sua passione e la sua competenza in merito ai lavori del regista americano; il suo approccio è sicuramente da studiosa ma è anche attento a non appesantire le nozioni proposte, rendendo il saggio fruibile dagli esperti così come dai semplici curiosi.
Recensione di Enzo Stefani
Il testo si focalizza sulla terza stagione della serie televisiva Twin Peaks, chiamata Il Ritorno: Ilaria Mainardi decide di presentare solo una delle tante ipotesi di interpretazione per un’opera decisamente complessa, e di muoversi fiduciosa nel buio lynchano e di accettare le ombre come parte del gioco, e non come un ostacolo da illuminare con la luce della ragione.
La serie di Lynch, infatti, parla più all’emotività che alla razionalità, e si presta ad essere interpretata a seconda della sensibilità di chi la osserva:
«Lo spettatore accetta di modificare il racconto con il proprio sguardo e si lascia modificare da lui, abbandonando la pretesa dell’inferenza sillogistica e della comprensione di una qualunque Verità: esistono tanti percorsi quanti sono gli occhi che li osservano».
Come ogni opera d’arte autentica, il terzo capitolo di Twin Peaks non può che essere sfuggente e mutevole, una creatura viva, che si restringe ed espande e modifica la sua essenza in base allo sguardo che l’abbraccia. L’autrice analizza con queste premesse il complicato simbolismo utilizzato da Lynch facendo anche riferimento a tante discipline, come la meditazione trascendentale, la filosofia e la psicologia; allo stesso tempo tenta di penetrare il mistero del processo creativo del regista che
«come ha affermato lo stesso Lynch durante una conversazione con la musicista Patti Smith, avviene come eterna tensione – una tensione amata, placida – tra un puzzle (l’unità scomposta, dunque) e i suoi frammenti».
Genere: Saggistica
Collana: Boulevard
Pagine: 154
Prezzo: € 14,00
Codice ISBN: 9788831314848
Data di uscita: 20/4/2021
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