Sale
Poesia di Davide Emanuele Iannace
Quando esplodemmo?
Fu l’ultima notte d’estate,
Mare caldo sulla pelle,
Spiaggia soffice tra i piedi.
Esplodemmo e le schegge
Neppure le notammo.
Ci trovammo tra i cocci
E lì calpestammo innocenti.
In quella costa,
Lasciammo i galli a cantare
Il vino sul tavolo, il gatto
Tra le sedie rovesciate.
Non tornerò tra le bianche case
Eri già allora tra alti palazzi,
E tu mostro nero
Ne occupi ogni angolo.
Non oso immaginarti
Perché anche il tuo profumo,
Falsificato dalla memoria,
Pénétra i miei polmoni.
La mia resistenza è vana
Dinanzi bicchieri e cristalli.
Paure che stringono i reni
Mi portano su lidi lontani.
Ma, né l’Arabia né i ghiacci
Colmano il sapore
Della solitudine bagnata
Dal sale del mare caldo d’estate