A cura di Elisa Rossi
Un album fico.
Un album allegro, ottimista, forte, veloce e dinamico. Di cosa o chi sto parlando?
Di loro, dei Together Pangea: William Keegan, Danny Bengston, Erik Jimenez e il loro nuovo album DYE.
La band,durante un anno di pandemia, ha sfogato la rabbia, la riflessione, la malinconia, la paura, la grinta, la forza di volontà o di ripresa in unico album di 12 tracce, scritto e prodotto da loro.
Ascoltarlo è un po’ come aprire uno scrigno e iniziare a tirare fuori un cimelio più bello dell’altro, rimanendo stupiti dalla carica, traccia dopo traccia.
Il disco è un ritorno sano di power-pop e garage-rock, così come afferma lo stesoso William Keegan, voce e chitarra della band:
“There’s no specific thing this record is about, or that at least has revealed itself to us. A year from now we’ll probably be like, ‘Oh, fuck, that whole record is about this and we didn’t even know it.’ That happens sometimes; the meaning will reveal itself in time. This has been probably the most confusing year in most people’s lives, so for us to know exactly what all this shit we made is… we just don’t. We’re still processing it all. But every time we re-listen to it, we think it’s as good as if not better than anything we’ve ever made”.
Questo lavoro arriva dritto, colpisce e schiaffeggia facendoci tornare a respirare la spensieratezza non solo dei vent’anni, ma dell’età di chiunque non voglia essere etichettato da un dato anagrafico perché .
A volte penso che ci siano delle cose che ti fanno un bell’effetto e non sai spiegarti bene perché. Ecco, quest’album è una di quelle.
CREDITS
Together Pangea – DYE
NETTWERK RECORDS – BERTUS
JA.LA MEDIA ACTIVITIES:
Tracklist
Marijuana
One Way or Another
Rapture
Wanted Out
Alabama
Little Line
Cold Water
Turn Time
Somehow
Ghoul
Nervous
Nothing To Hide