Illustrazione di William Ceraolo
L’omaggio di questo mese è dedicato a Ken Parker, un personaggio del fumetto che ho particolarmente amato ed alla coppia di autori che lo ha reso celebre.
Kenneth “Ken” Parker nasce dalla penna di Giancarlo Berardi e dalla matita di Ivo Milazzo nel 1974, ma farà il suo esordio in edicola solo nel giugno del 1977. Ambientato nel west come molti fumetti dell’epoca, viene inizialmente pensato per un singolo volume, ma diventerà ben presto una serie regolare destinata a rivoluzionare il modo di intendere il fumetto del genere western.
Infatti, Ken Parker si presenta fin da subito come un personaggio atipico. Non è il classico eroe senza macchia, ma è piuttosto un uomo comune con le proprie debolezze, testimone degli avvenimenti che spesso non riesce a mutare. Le sue storie si contraddistinguono per il realismo delle ambientazioni, la meticolosa ricostruzione storica e filologica e una particolare attenzione alle tematiche sociali.
Argomenti come il razzismo, l’uguaglianza sociale, l’omosessualità, solo per citarne alcuni, diventano il fulcro in cui si snodano le vicende di Ken Parker. Questo portò alcuni lettori dell’epoca a non apprezzarlo come avrebbe meritato per via del contenuto considerato troppo innovativo per il genere western. Ma gli autori non cambiarono rotta e nonostante una travagliata storia editoriale, realizzano un totale di 91 albi, editi dal 1977 al 2015.
Storie come Chemako, Lily e il cacciatore, Adah, Il respiro e il sogno e Sciopero sono rimaste indelebili nel cuore di molti appassionati e sono considerati dai più esperti dei veri capolavori del fumetto. La mia illustrazione vuole quindi omaggiare Ken Parker, ispirandomi liberamente alla versione realizzata da Ivo Milazzo, e ringraziare i suoi creatori per averci donato questa splendida opera.