Intervista a cura di Fabia Tonazzi
Le metamorfosi imperfette romanzo scritto da Gianfranco Angioni, può definirsi un intreccio di vicende di persone comuni e del loro vivere l’esistenza secondo le proprie attitudini e il proprio sentire. L’essere umano riconosce i suoi limiti e le sue deviazioni, cerca anche di migliorarsi, di cambiare. Ma la natura umana è immutabile a dispetto dei condizionamenti cui l’uomo stesso la può sottoporre, le trasformazioni repentine degli esseri viventi riescono solo nella mitologia e nella letteratura. Nel caso degli esseri umani sono, appunto, metamorfosi imperfette.
Gianfranco, nel libro si parla di quadri e di artisti. Il Judith di Klimt è il tuo preferito?
No, non solo Klimt, amo tutta l’arte. Diciamo che Judith II è un quadro molto bello e Judith forse risponde alla mia idealizzazione di donna. E Arianna, per Glauco, è la sua personificazione. Il suo nome non è casuale, è l’Arianna abbandonata da Teseo, è l’Arianna che uccide Oloferne, è la personificazione greca e latina della giustizia e tanto altro.
Quanto la tua passione per l’arte ha influenzato la scelta dei personaggi e dell’andamento della storia?
Passione per l’arte e, soprattutto, per la mitologia. In tutto il romanzo si ritrovano e si collegano riferimenti mitologici e anche biblici. E questi hanno influenzato tanti artisti. Per esempio, penso alla scultura dell’Oracolo che Glauco trova nel Giardino dei tarocchi, visitato con Arianna. Questa figura Glauco l’ha sognata, perché lui, come il Glauco mitologico ha qualche virtù divinatoria, ma come l’Oracolo esprime sentenze, senza poter riconoscere e influenzare il destino: incoscientemente continua a vivere pensando di gestire la sua vita. In effetti segue la strada che dalla nascita lo porta alla sua fine.
Nel libro fai riferimenti al look delle donne: quale ama di più il protagonista Glauco?
Da questo punto di vista Arianna, ma Glauco con leggerezza passa da un apprezzamento ad un altro. Una volta che ha riconosciuto alcuni punti fermi per il suo senso estetico e caratteriale, non si fa scrupolo di cambiare, di cercare qualcosa di diverso essendo molto volubile.
Arianna e I tarocchi: un elemento che caratterizza il personaggio o altro?
Altro. I tarocchi sono un simbolo riconosciuto di divinazione. Arianna lo riconosce per dare un senso al suo vissuto, l’affascina il concetto di una vita inquadrata entro limiti che non possiamo discutere e modificare. Lei deve seguire una strada segnata da una qualche entità superiore e, per assurdo, i tarocchi si adattano a ciò. Infatti il caso determina il nostro futuro, ma il caso è frutto di una nostra scelta, quella di effettuare uno smazzo in un modo anziché in un altro. Noi effettuiamo una scelta e poi, fuori dal nostro controllo, qualcosa succede.
In che modo Glauco riesce a gestire tutte le sue donne?
Con incoscienza e con poco rispetto dell’animo e della dignità altrui. Per lui vale il principio “occhio non vede, cuore non duole” anche se, spesso, per quante precauzioni prenda, qualche occhio indiscreto riesce a vedere quanto lui vorrebbe nascondere.
Puoi trovare il libro di Gianfranco Angioni sul sito della Pav edizioni
Le metamorfosi imperfette
16,00€
Gianfranco Angioni
Le metamorfosi imperfette
PAV Edizioni
Copyright 2022
Collana: Storie di vita
1^ Edizione: settembre 2022
ISBN: 979-12-5973-364-1
Immagine in copertina estratta
dall’opera: Braque, veux-tu danser
avec moi – Gianfranco Angioni
Cover graphics: Claus Tamburini
Info:
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