Intervista di Las Nenas
Ciao Heidi Li, benvenuta nella nostra rubrica. Sei una cantante jazz, compositrice e insegnante nata ad Hong Kong che da alcuni anni vive in Italia. Come è nata la tua passione per la musica?
I miei genitori sono musicisti amatoriali, cantano e suonano l’Opera Cantonese (Yuequ), musica tradizionale cinese. Da piccola anche io sotto la loro influenza mi sono avvicinata allo yuequ e come tanti altri bambini di Hong Kong, ho seguito lezione di pianoforte classico.
Quali strumenti suoni?
Suono un po’ di pianoforte e anche liuqin, uno strumento cinese.
Qual è stata la prima canzone che hai interpretato davanti ad un pubblico? Che emozione hai avuto?
La prima volta che ho cantato davanti ad un pubblico è stato a 6 anni. Ero così piccola che ora non ricordo i dettagli della performance, ma sicuramente ho cantato qualcosa dell’opera cantonese.
Com’è stato studiare musica a Hong Kong e poi proseguire i tuoi studi qui in Italia? Hai notato delle differenze nell’insegnamento?
Credo che le differenze nell’insegnamento dipendono dal tipo di musica che si studia. Non ho mai studiato formalmente yuequ. Per quanto riguarda il pianoforte classico, in Cina avevo studiato questo strumento privatamente con lezioni tenute da vari maestri e non penso sia molto diverso qui in Italia. In Italia ho conseguito una laurea triennale.
Come abbiamo detto sei cantante, compositrice e insegnante: qual è il ruolo che senti più congeniale?
Direi cantante e compositrice. Ho composto la musica e scritto il testo di tutti i brani relativi al mio primo disco. La mia attività principale è performance e scrittura musicale.
Hai creato un album dedicato ai dialetti italiani “Heidi sings italian Dialects” . Come è nato questo progetto?
Tutto è partito da una canzone che avevo scritto in italiano, raccontava di un amore non corrisposto. Per gioco, la mia coinquilina d’epoca Emy Steri, anche lei cantante, ha reso il testo più allegro di quello originale scrivendolo in dialetto perugino.
Da lì, abbiamo prodotto un video musicale molto ironico che abbiamo pubblicato su YouTube e inaspettatamente abbiamo ricevuto più di 30.000 visualizzazioni.
Ho così deciso di continuare questa avventura di cantare nel dialetto di ogni regione italiana, viaggiando in tutta Italia per collaborare direttamente con i musicisti locali.
La prima volta che ho scoperto l’esistenza dei dialetti italiani, ero entusiasta perché anche in Cina vi è la presenza di diverse lingue regionali. La mia lingua madre, la lingua ufficiale di Hong Kong, è il cantonese che è molto diverso dal cinese mandarino, lingua ufficiale in Cina Continentale.
Qual è il dialetto che ti è piaciuto di più cantare? Il più semplice? E il più difficile?
La difficoltà o la semplicità dipende principalmente dalle canzoni e non dal dialetto. Posso dire però che i dialetti più difficili da imparare sono stati il dialetto genovese e il sardo.
C’è un genere che ti piacerebbe esplorare tipico di una regione italiana e che hai scoperto viaggiando? Pensiamo ad esempio alla pizzica in Puglia o alla musica neomelodica napoletana…
Facendo riferimento alla Pizzica e alla musica neomelodica, entrambe le ho scoperte viaggiando e ho incluso una canzone per entrambi questi generi nel mio disco quali “Lu Rusciu te lu mare” (pizzica) e “Era di Maggio” (tradizione napoletana). Come tutte le altre canzoni del disco, anche questi brani sono riarrangiati in chiave jazz.
Il 22 gennaio per il calendario cinese inizia l’anno del coniglio, simbolo di pace e tranquillità. Cosa ti aspetti da questo nuovo anno? Hai qualche progetto che uscirà a breve.. svelaci?
Si! Sto portando a termine un progetto a cui lavoro dal 2018 ed è inerente ad un tema che ho sviluppato nella mia tesi di laurea! Vi svelo che si tratta di un progetto che riunisce yuequ, la mia radice musicale e il jazz, la passione che ho sviluppato soprattutto da adulta. In particolare, sto scrivendo dei brani jazz originali incorporando delle strutture ed espressioni musicali dell’Opera Cantonese yuequ, una varietà regionale dell’Opera cinese xiqu.
Ci consigli una canzone cinese facile da imparare o cantare per noi italiani?
Una canzone che mi sento di consigliare è: Yuèliàng dàibiǎo wǒ de xīn (“La luna representa il mio cuore”) .
Cos’è per te la musica?
La musica è libertà di espressione.
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