Intervista di Las Nenas
Ciao Christian, siamo Elena & Stefy, las Nenas di Just Kids Magazine. Benvenuto nella nostra rubrica. Sei un cantante e vocal coach italiano che ha cantato per molti anni in Russia. Quando ti sei accorto che la musica era la tua strada?
Ciao Elena & Stefy, grazie per avermi pensato! Ho scoperto la mia passione per la musica più o meno all’età di 15 anni, anche se cantavo già da prima. In particolare, ricordo il momento esatto in cui è scattata in me una scintilla: ero in Sardegna e stavo ascoltando I Queen. Immediatamente, pensai che mi sarebbe piaciuto fare il cantante per vivere.
C’è una tradizione familiare che ti è molto cara?
A dire la verità, non ho una tradizione familiare a cui sono legato in modo particolare. Sono una persona in continua evoluzione e non mi piace legarmi a qualcosa neppure a un rito o a una tradizione.
Guardando i tuoi video su YouTube, ci ha davvero emozionato la cover che hai realizzato in italiano di “The Love of Tired Swans”, canzone di Dimash Kudaibergen. Come è nata la scelta di interpretare questo brano?
Quando ascoltai il brano per la prima volta ne rimasi folgorato. Credo fermamente che Dimash sia il più grande cantante che io abbia mai ascoltato. Ciò che fa con la voce non è di questo mondo! Mi piacerebbe un giorno avere un confronto con lui dal vivo per capire il suo segreto!
Hai scritto la canzone “Alle spalle della falsa libertà”. Cos’è la falsa libertà?
Il brano è di Santi Scarcella, io l’ho solo cantato anche se l’ha scritta per me. La falsa libertà è quella che pensiamo di avere noi tutti: crediamo di essere liberi, o almeno lo pensavamo, prima della pandemia.
Come abbiamo anticipato, hai vissuto alcuni anni in Russia. Come è stato fare musica in Russia?
Molto meglio che in Italia: dopo solo un anno che vivevo in Russia, ero già in tv e cantavo ai massimi livelli. In Italia per cantare, invece, è tutto molto più complicato e hai le porte aperte solo se sei amico o parente di qualcuno del settore. La musica oggi in Italia è una vera vergogna! Per quanto mi riguarda è morta e sepolta. Se non si correrà ai ripari, la vedo dura per la cultura italiana.
Anton Pavlovič Čechov , uno scrittore e drammaturgo russo definito dai critici come il poeta della gente depressa, ha dato un grande contributo all’uso della pausa drammatica ovvero l’attiva mancanza di commento, un salto temporale tra una battuta e un’altra. Abbiamo notato che anche tu nella canzone “La giostra dei ricordi” fai uso della pausa e in particolare mentre canti “E fanno male al petto, le parole che non ti ho detto” vi è una pausa e poi continui “Ma dove sei, amore mio ti cerco in ogni cosa e non ti trovo”. È proprio grazie a questa pausa che la nostra mente si sposta per un’istante su dei ricordi personali. Quanto è importante per te far riflettere i tuoi ascoltatori sui propri ricordi e far rivivere dei momenti/emozioni?
È tutto… Ed è anche la cosa più difficile da fare nel canto. Le canzoni, la maggior parte delle volte, sono momenti vissuti o ricordi e spesso i ricordi di chi ascolta.
A proposito di ricordi: hai qualche particolare ricordo delle tue tournée all’estero?
Tantissimi e tutti ricordi belli! Mi manca il calore della gente. Esibirmi in Russia è stato molto emozionante. La cosa più bella è stata confrontarsi con artisti stranieri che non sapevano nulla di me e si basavano solo sulla mia voce. Vedere il rispetto che avevano per me, è stato commovente.
Da vocal coach puoi dare 3 consigli a chi vorrebbe iniziare a cantare?
I consigli che mi sento di dare sono i seguenti:
1) inizia solo se pensi di poter continuare
2) fallo per diventare più bravo e non più famoso
3) usa la tecnica al servizio delle emozioni
Una curiosità: fai lezione di musica anche online?
Ormai le mie lezioni sono solamente online: ho pochissimo tempo e seleziono molto, anche se mi arrivano molte richieste. Molti vedono i miei video e pensano che se studiano con me diventeranno come me… Ma non è così. Ognuno ha il suo percorso in base al suo modo di essere ed esprimersi.
Stai lavorando a qualche nuovo progetto?
Si su me stesso. Il 2022 è stato l’anno che più di tutti mi ha messo davvero alla prova. Adesso sto ripartendo e sono motivato, ci sono delle cose importanti all’orizzonte, ma sono ancora miraggi. Devo prendere delle decisioni, per ora devo solo pensare a me e recuperare energie. Sono positivo!
Cos’è per te la musica?
La musica è il mio modo di esprimermi. Il più bello…
Contatti:
Per quanto riguarda la libertà ha ragione, per essere apprezzato in Italia devi essere straniero o come dice parente di qualcuno. Vai avanti ❣️