Recensione di Gustavo Tagliaferri
L’evidenza sembrerebbe essere ancora una volta chiara ai più: in due si può, ancora una volta. Servirsi delle proprie capacità in virtù della propria formazione ridotta per dare luogo ad uno spettacolo di grande impatto non è certamente impossibile, anzi, in più circostanze si è verificato come tale. Occasioni che hanno fatto sì che Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, rispetivamente voce e chitarra da una parte e batteria dall’altra, sia con l’omonimo album d’esordio che con il successivo Do It riuscissero nel proprio obiettivo.
Di conseguenza appare chiaro come questo sia un lavoro il cui simbolismo non è affatto casuale: BSB3, tre come le opere in studio, tre come i lati del poligono al centro di tutto, tre come ulteriore potenziamento delle proprie forze, a cominciare dall’immediata presenza di riff virulenti e distruttivi, di cui fa parte in prima linea il singolo Duel, ma anche Rubik, con il suo irresistibile effetto fuzz, più rock che blues, per certi versi.
Poi ci sono quelli che possono essere considerati come dei veri e propri inni, come le trascinanti Hey Man e Mama, le cui digressioni conclusive sono solo un antipasto di quello che è lo spazio lasciato in particolar modo all’inventiva di Viterbini, il cui suono di chitarra raggiunge un climax che trova via di espressione nella quasi strumentale Camion, un coacervo di perdizioni e sospensioni oltre l’ignoto, se non nello spirito hendrixiano che permea la psichedelia di Croce, adeguatamente sorretta dal drumming di Petulicchio.
E se Miracoli presenta delle tinte vagamente spirituali, i sapori indiani di No Soul e la sferzata di Inferno personale si presentano maggiormente cadenzati. Di fronte ad uno spettacolo del genere fa un certo effetto ritrovarsi, pertanto, come fanalino di coda una vera e propria ballata, quale è Troppo tardi. Ma la sorpresa presente poco dopo invoglia decisamente a ricominciare da capo, più e più volte, confermando il duo in analisi come una vera e propria garanzia nei momenti in cui si necessita di sonorità elettriche dal coinvolgimento sicuro. “BSB3”, forse, è il loro picco, il disco che rende definitivamente l’idea della pasta che compone il progetto.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=4yy5DQ-d0cc[/youtube]
TRACKLIST – BUD SPENCER BLUES EXPLOSION – BSB3
- Duel
- Mama
- Hey Man
- Miracoli
- No Soul
- Croce
- Camion
- Rubik
- Inferno personale
- Troppo tardi
- Mama (reprise)
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